Giudizio immediato o impugnazione
Sono stata arrestata con il mio convivente perché lui in casa aveva 750 grammi di cocaina. Io non ne sapevo nulla ho sempre lavorato o non ho mai avuto a che fare con queste cose e nonostante lui ha dichiarato che la droga era sua, sono stata arrestata ed ho passato 3 giorni in carcere. Il terzo giorno abbiamo fatto l’interrogatorio e lui ha ribadito che io era totalmente estranea ai fatti, ma mi hanno comunque messa ai domiciliari. Ho fatto il riesame dopo 20 giorni e mi è stata rigettata la richiesta di scarcerazione. Motivazione: perché quando fuori al parco ci hanno bloccati in auto io avrei dichiarato di non abitare li. Io non ho mai detto questa cosa ma i poliziotti l’hanno messa per iscritta dopo che il mio compagno non ha collaborato con loro, altrimenti (a loro dire) a me, me ne avrebbero fatta andare. Ormai non si può cambiare ciò che hanno scritto e volevo chiedervi come proseguire visto che effettivamente avevamo preso casa da 15 giorni, non avevamo ancora un regolare contratto di affitto e trovandomi 6 agenti di polizia attorno la macchina ero impaurita e sconvolta, e questa frase mi sta condannando perché dichiarando di non abitare lì secondo loro è come se ho occultando la sua azione delittuosa. (Soltanto così potevano incastrarmi e non far valere su di me la connivenza non punibile). Detto ciò ormai il riesame è andato e sono ancora ai domiciliari. Ora come bisogna procedere? Impugnare e chiedere ricorso per cassazione o richiedere un giudizio immediato?