Buongiorno,
ancora una volta chiedo il vostro aiuto. Separata con due figli da un marito tossicodipendente, in attesa di omologa che dovrebbe arrivare tra qualche giorno. Il mio ex marito negli ultimi tre mesi mi ha sempre pagato in ritardo, in contanti e sospetto che non abbia più il lavoro ben retribuito che aveva. Ho scoperto oggi che purtroppo ha contratto debiti con la banca che non sta pagando. Abbiamo stessa banca ma due conti separati. Con questa banca ho contratto un mutuo a me intestato per l'acquisto della casa a me intestata ma lui è il garante. La cifra mensile è irrisoria € 105 e sullo stesso conto viene versato il mio stipendio di € 1.500. Naturalmente non vedono più i soldi che lui mi versava mensilmente finché eravamo sposati per le spese correnti e adesso non vedono nemmeno l'assegno di mantenimento. La banca può chiedermi di rientrare anticipatamente dal mutuo anche se io sono capiente con il mio stipendio? Il mio ex ha ereditato dal padre morto quest'anno molte proprietà terriere ed immobiliari insieme alla madre e al fratello. C'è modo per me di cautelarmi economicamente in futuro, almeno per i miei figli? Purtroppo non so se è già stato liquidato dal fratello che vuole toglierselo di torno. In questo caso temo che per noi non ci sarebbe più nulla da fare.
Vi ringrazio.
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Buongiorno
Ritengo non possa decadere dal beneficio del termine se Lei paga regolarmente le rate ed il Suo stipendio continuerà ad essere regolarmente accreditato sul conto corrente. Per il mancato pagamento degli assegni da parte del Suo ex, in considerazione del fatto che ha delle proprietà immobiliari, potrà richiedere il sequestro di parte dei beni.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Studio legale Vizzolesi
A meno che non vi siano nel contratto delle clausole particolari, ma è un’ipotesi remota, la Banca non potrà modificare le condizioni di mutuo fino a che riceve il pagamento della somma concordata, potrebbe, al più, potrebbe richiederLe di reintegrare la garanzia.
Per quanto riguarda la sua legittima preoccupazione di tutelare i vostri figli, qualora il suo ex marito non versi, nei modi e nei tempi stabiliti, l’assegno di mantenimento, può agire in giudizio per ottenere quanto di spettanza, anche attraverso il pignoramento del quinto dello stipendio, se si accerti che ancora lavora, sia rivalendosi sui beni immobili ereditati, anche eventualmente sulle quote di sua spettanza se non ancora divisi.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimento cordialmente saluto
Avv. F.C.
Se lei continua pagare la banca non può pretendere nulla. Per ottenere quanto le spetta, assegni di mantenimento non versati, può procedere a mezzo avvocato con atto di precetto per gli arretrati, quindi valutare il pignoramento delle proprietà di suo marito, direttamente, o presso il fratello nel caso in cui suo marito decida di cedere le quote a fronte di un versamento in denaro.
Resto a disposizione
Gentilissima Nina,
salvo clausole particolari previste nel contratto bancarie, se Lei sta pagando e paghera' regolarmente le rate di mutuo, la Banca non potra' pretendere alcun rimborso anticipato.
Per quanto riguarda la tutela del Suo credito a titolo di mantenimento, Le consiglio di iscrivere ipoteca su un bene immobile di proprieta' di Suo marito.
Si rivolga quanto prima ad un Avvocato di fiducia che possa procedere ad un'attenta preliminare valutazione della situazione patrimoniale di Suo marito per il tramite di ispezioni ipotecarie.Fatta tale ricerca, se di esito positivo, consiglio di procedere come detto sopra.
A Sua disposizione per assistenza.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Buonasera Signora Nina.
Per quanto riguarda la questione relativa al mutuo, ritengo che l'Istituto di Credito non abbia alcun interesse a modificare le condizioni di mutuo finché Lei rispetterà il pagamento della somma di € 105,00 mensilmente concordata: le vicende del garante, infatti, non intaccano le condizioni di mutuo, poiché la garanzia è solo volta a tutelare la Banca in caso di Suo mancato pagamento.
In ogni caso, Le segnalo che, in virtù della riforma bancaria, l'Istituto Creditizio può mutare le condizioni del contratto, informando per iscritto la controparte almeno due mesi prima, solo ed esclusivamente in presenza di un giustificato motivo e, cioè, solo se vi sono fattori oggettivi tali da rendere necessario modificare il contratto per proseguire il rapporto: nel Suo caso, dalle informazioni che riferisce, non sembra sussistere alcun giustificato motivo.
Per quanto riguarda, invece, l'assegno di mantenimento, Le segnalo, innanzitutto, che il Suo ex marito ha diritto, in quanto figlio legittimo, ad avere la propria quota legittima di eredità ed il fratello non può certo liquidarlo in misura inferiore; pertanto, in caso la separazione preveda un assegno di mantenimento per i Suoi figli (e/o anche per Lei), ed il Suo ex marito non versi la somma dovuta, potrebbe agire in giudizio per ottenere quanto Le spetta ed, in particolare, rivalersi sul quinto dello stipendio (in caso lavori), su c/c bancari e postali, su beni immobili (anche quote di beni immobili).
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed invio distinti saluti.
Gentilissima Nina,
escludo ripercussioni sul contratto di mutuo: fino a quando Lei provvederà al puntuale rimborso del mutuo non si porranno problemi relativi a richieste di rientro. La Banca è infatti OBBLIGATA ad i termini di restituzione previsti nel piano di ammortamento del mutuo. Sulla base, però, di quanto stabilito in contratto potrebbe chiederLe di reintegrare le garanzie. Per elidere ogni dubbio può mandarmi il contratto e lasciare che lo esamini.
Rimango eventualmente a disposizione
Cordiali Saluti
Avv. Riccardo Galli