Siamo una ventina di proprietari di immobili che affacciano su una strada a tutt'oggi privata e chiusa. La strada parallela è nella medesima situazione. A monte di entrambe le strade insiste un terreno edificabile il cui proprietario ha chiesto al comune di poter rendere le due trade comunicanti. Dopo vari contenziosi con il titolare del terreno, il comune ha verificato ed approvato le sue istanze procedendo con la notifica di un atto di espropriazione. Dalla trasformazione di strada privata e chiusa in strada pubblica e aperta e a senso unico, deriverà un notevole danno. Possiamo agire in qualche modo ? Ci spetta un indennizzo individuale o cumulativo da ripartire per le varie proprietà. Spero di essere stata chiara.Grazie per la risposta.
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Concordo con i Colleghi.
Ci potrebbero essere due profili di illegittimità : uno da portare avanti la Corte d'appello per la misura dell'indennizzo che deve configurarsi in una somma congrua; l'altro, riguardante il procedimento amministrativo che ha portato all'emanazione del decreto di esproprio , deducibile al TAR.
Saluti cordiali
Buongiorno, ai proprietari della strada oggetto di espropriazione spetta un indennizzo. I criteri di determinazione dell'indennità variano a seconda della destinazione del bene espropriato (ad esempio destinazione agricola, residenziale, verde privato ecc.). Se si ritiene che l'indennità stimata dalla P.A. non sia corretta si può fare opposizione alla stima entro trenta giorni dalla comunicazione davanti alla Corte d'Appello del luogo dove il bene si trova (si instaura, quindi, un vero e proprio giudizio). Da quanto è stato scritto non si può dire se vi sono i presupposti per impugnare il decreto di esproprio per eventuali profili di illegittimità: in quest'ultimo caso il giudizio dovrebbe radicarsi davanti al Tribunale Amministrativo Regionale.