Eredità debito del defunto nei confronti di una RSA privata
Inviata da Mao. 18 giu 2020
Buongiorno,
mia nonna è invalida al 100% ed ha un amministratore di sostegno (avvocato nominato dal Giudice Tutelare). Qualche anno fa, a seguito di TSO per gravi sintomi psicotici, è stata ricoverata in una RSA privata (non c'erano strutture pubbliche immediatamente disponibili ad accogliere una paziente con la sua sintomatologia e secondo i medici il rientro al domicilio non era da prendere in considerazione). Contestualmente è stata messa in lista d'attesa per l'RSA pubblica dall'assistente sociale, a detta del quale mia nonna aveva risorse economiche sufficienti a coprire i costi della struttura privata per il tempo necessario affinché scorresse la lista d'attesa e fosse accolta in quella pubblica. Ebbene è trascorso molto più tempo di quanto preventivato e l'amministratore di sostegno ha smesso di pagare la retta di questa RSA privata nonostante, secondo l'assistente sociale, i soldi per saldare questo debito sul conto di mia nonna ci sarebbero.
Tralasciando questa questione da chiarire, qualora mia nonna non avesse più risorse economiche e il debito non venisse saldato. Alla sua morte, chi dovrebbe pagarlo? Mia nonna ha una sola figlia in vita (mia zia), mentre l'altro figlio (mio padre) è da poco venuto a mancare. Mi preme capire se l'unico modo per evitare di saldare il debito con l'RSA di mia nonna sia rinunciare all'eredità quando morirà dal momento che la mia prima e unica casa di proprietà (ereditata da mio papà) risulta essere per una piccolissima quota di mia nonna.
Ringrazio anticipatamente.
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Alla morte di Sua nonna, i debiti ricadranno sugli eredi - fermo restando che in Italia non si diventa eredi automaticamente, ma solo accettando l'eredità nelle forme di legge.
Quanto alla condotta dell'amministratore di sostegno, è sempre possibile interrogare con un'istanza motivata e documentata il Giudice Tutelare, ciò per verificare la correttezza dell'operato dell'amministratore di sostegno dalla cui condotta potrebbero, astrattamente, derivare danni all'amministrato, danni che l'amministratore sarebbe tenuto a risarcire.
Si rivolga con fiducia ad un legale che saprà tutelarla nel modo migliore.
Cordiali Saluti
Avv. Duilio Cuoci
Buonasera,
l'unico modo per evitare di accollarsi anche i debiti di Sua nonna, alla sua morte, sarà quella di accettare l'eredità con beneficio d'inventario, in questo modo verranno "aggrediti" solo i beni dell'eredità e non quelli personali dell'erede.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo
Buonasera,
accettando l'eredità della nonna, ci sarebbe da stupirsi se non venisse richiesto agli eredi il pagamento del debito; la natura privata dell'ente che si prende cura della nonna aumenta le probabilità di tale pretesa e, a mio avviso, riduce anche le possibili argomentazioni per sottrarsi al pagamento (l'unica speranza è che nel frattempo si prescriva almeno una parte del credito).
Prenderei in seria considerazione l'idea di acquistare dalla nonna la quota di immobile (e, già che si trova dal notaio, acquisterei anche le altre quotine di altri eventuali parenti) e quando sarà il momento rinuncerei all'eredità (in Tribunale con una spesa contenuta).
Tenga presente che - senza fare nulla - quando si aprirà la successione della nonna lei sarà nel possesso della quota immobiliare relitta (non mi dilungo ma questo non è un dettaglio da sottovalutare) e un domani un creditore potrebbe facilmente dimostrare l'accettazione tacita con conseguente onere di pagare i debiti ereditari; per di più potrebbe soddisfarsi sull'immobile per la quota di sua proprietà
Spero di essere stato utile.
Un saluto,
avv. Gianfranco Gesino per Studio Legale Calderazzo
Buonasera,
stante la premorienza di Suo padre alla madre, Lei sarà chiamato all'eredità di Sua nonna per rappresentazione in luogo di Suo padre e in concorso con Sua zia. Quanto al debito la situazione non é lineare, se i soldi per saldarlo ci sono non vedo problemi ad accettare l'eredità saldare il debito con il residuo di liquidità e mantenere la casa. Per sicurezza può procedere ad accettazione con beneficio di inventario, in tal modo il patrimonio del de cuius resta separato da quello dell'erede che risponde dei debiti ereditari nei limiti dell'attivo dell'eredità.
Consiglio, ove possibile, di definire la trasmissione della quota di proprietà della Sua casa in vita (cessione-donazione) cosicché, nel caso di rifiuto dell'eredità l'immobile rimanga inaggredibile (cosa che altrimenti non sarebbe, se non altro pro quota).
A disposizione per eventuali approfondimenti.
Con i migliori saluti
Ruggero Petrelli