Erede beneficiato e costi di occupazione alloggio del de cuius
Buon giorno. De cuius senza testamento lascia 2 figlie maggiorenni non conviventi. Una che aveva rapporti stretti e gli gestiva anche i risparmi ed era in possesso delle chiavi di casa e l'altra con cui non aveva più nessun rapporto da anni. Quest'ultima non sapendo più nulla degli affari del padre e non disponendo di alcun bene dello stesso e non potendosi fidare della poco trasparente sorella e cognato chiede il beneficio di inventario a differenza della prima che si comporta come erede sin dall'inizio disponendo sia di quanto in casa che delle verifiche bancarie senza però comunicarle subito, ma pur accedendo alla casa del padre non paga né le spese di occupazione (proseguita anche dopo le esigenze di inventario per almeno un mese) né le quote di e acqua e luce e per rappresaglia non libera l'appartamento del povero mobilio rimasto perché pretende di attribuire tutti i detti costi a carico della sorella perché ha chiesto l'accettazione con beneficio limitandosi a offrire in cambio di occuparsi dello svuotamento della casa e dopo aver indirizzato le attenzioni della proprietaria verso la sorella beneficiata. In questo caso: 1. la sorella beneficiata può provvedere al pagamento di tale occupazione senza perdere il beneficio di inventario o si tratta di atteggiamento concludente? 2. E se si, è tenuta a pagare l' intero conto della proprietà oppure solo una metà perché l'altra compete alla sorella? 3. detto pagamento è ascrivibile come passività dell'eredità?
4. Il fatto che lo studio notarile si sia preso dei mesi prima di fare firmare l'accettazione con beneficio come andrebbe considerato?