È concorrenza sleale?

Inviata da Mauro BigBlack. 10 apr 2017 Consulenza del lavoro

Buonasera a tutti, ho un dubbio che vorrei chiarirmi, prima di procedere contro un azienda che al 90% ha attuato concorrenza sleale contro la mia. Vi descrivo in breve la mia situazione. Un ex dipendente/agente assunto su una vecchia ditta oramai chiusa ma che svolgeva lo stesso lavoro della attuale e un architetto collaboratore esterno della azienda attuale, sono stati assunti da un mio concorrente. L'agente 3 o 4 anni fa, l'architetto non so se assunto o anche lì collaboratore esterno. L'azienda ha iniziato a copiare qualche prodotto fino ad uscire con un completo listino molto simile per schede tecniche al nostro. Listino appartenente sia alla vecchia che alla nuova ditta. Sono state praticamente introdotte nuove linee di prodotto molto simili ai nostri e diverse dal loro normale tipo di prodotto. Oltretutto realizzando rendering su quello che sembrerebbero proprio i nostri disegni tecnici produttivi. Può essere classificato questo come storno di dipendenti e concorrenza sleale? Oltre che sottrazione dei nostri disegni, quindi appropiazione indebita? È una causa che vale la pena di tentare o solo le classiche cause che alla fine si concludono con un pugno di mosche e soldi buttati. Del tipo, l'azienda potrebbe dire, ma abbiamo cambiato colore al disegno, non è il tuo... Per intenderci, oppure l'architetto era vostro collaboratore esterno non poteva avere accesso ai vostri dati, o non ve li ha sottratti ma ridisegnati solo similari. Attendo vostre gentili risposte. Grazie

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Dalla sommaria descrizione che ha fatto emergono molte ipotesi risarcitorie diverse: 1) violazione divieto di concorrenza dell'ex agente (ma deve essere previsto nel contratto); 2) concorrenza sleale e/o contraffazione; 3) sviamento clientela; 4) sottrazione di disegni o modelli
Per ciascuna di queste ipotesi occorre verificare in concreto:
a) la possibilità di provare condotte illegittime; b) la possibilità di quantificare e provare il danno
Inoltre è possibile agire con più scopi, cioè sia per ottenere il risarcimento (azione complessa), sia per diffidare il concorrente dal continuare i comportamenti scorretti, ad esempio con riferimenti ai prodotti e modelli copiati e contraffatti (questa seconda azione può anche essere stragiudiziale)
Resto a disposizione per approfondire la questione

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