Doppio cognome: appello

Inviata da Anonimo. 25 apr 2016

Salve,
mi sono rivolto già ai vostri esperti ed ho ottenuto una risposta completa. Proprio per questo motivo vorrei riproporre un mio quesito in maniera dettagliata. Volevo riconoscere mio figlio prima della nascita ma mi veniva negato. La nascita mi veniva nascosta e dopo alcuni giorni dall'evento mi rivolgevo al tribunale ordinario. Dopo aver fatto il percorso con gli assistenti sociali, per volontà della mia ex compagna, venivo ritenuto idoneo al 100% come genitore. Non avevo condanne penali e non facevo uso di alcuna sostanza. La mia ex compagna, avendo notato che gli assistenti sociali mi ritenevano idoneo, voleva darmi il riconoscimento solo dopo un anno dalla nascita di mio figlio. I giudici la rimproveravano e diceva che inizialmente mi aveva detto no per poi dirmi si. 15 mesi dopo dalla nascita usciva la sentenza. Vi scrivo per questo motivo: per 15 mesi il bambino aveva tenuto il cognome materno. Nella memoria difensiva della mia ex non veniva detto nulla al riguardo del cognome. Nella mia memoria difensiva chiedevo sostituzione del cognome materno con quello paterno. I giudici sostituivano il cognome materno con quello paterno. Sono passati pochi mesi dalla pubblicazione della sentenza e la mia ex si è appellata. Chiede l'aggiunta del cognome materno a quello paterno. Vorrei sapere se tale aggiunta è possibile o impossibile. Come motivazione nella sentenza di primo grado vi è scritto che è stato sostituto il cognome materno con quello paterno e non vi è stato dato un doppio cognome perché il bambino deve essere ritenuto come altri bambini. Vorrei anche sapere, dato che non ha chiesto nulla al riguardo del cognome in primo grado, può farlo in appello? E se sopratutto gli viene aggiunto al mio. Cordiali saluti

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Non e' possibile proporre in grado di appello domande che non siano state oggetto del contraddittorio in primo grado.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Gentile Carlo,
L'aggiunta del cognome materno a quello paterno è possibile ma il procedimento per ottenerlo passa dinnanzi al Prefetto competente pertanto ritengo che la domanda formulatab dalla sua ex compagna in appello sia inammissibile.
A tanto si aggiunga l'inammissibilità di domande nuove in grado di appello pertanto se tale richiesta non era stata in precedenza formulata non può essere proposta per la prima volta in secondo grado di giudizio, a meno che nel resistere alla sua domanda ella non avesse in viua indiretta comunque chiesto che il cognome materno rimanesse. Sarebbe opportuno approfondire l'argomento.
Avv. Marina LIGRANI

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

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