Diritto di interrompere cura del paziente psichiatrico
Buonasera,
scrivo per esporre il mio caso. Ho 35 anni,vivo in provincia di Treviso e sono seguito per disturbo bipolare dal CSM di Mogliano Veneto (TV). La terapia a cui sono sottoposto e' un siringone di un farmaco chiamato Xeplion 75,somministrata una volta ogni 4 settimane. Tale terapia e' stata introdotta durante un ricovero "volontario" senza che mi fosse spiegato a cosa servisse e che mi fossero stati spiegati gli effetti collaterali (innumerevoli e molto gravi). Tali effetti collaterali comprendono gravi disfunzioni sessuali che mi impediscono di avere una normale e soddisfacente vita di coppia e mi costringono a vivere nella rabbia e nel risentimento in quanto vedo i miei conoscenti vivere relazioni di coppia,alcuni sposati e anche con figli.
Sarei quindi intenzionato a ritirare il mio consenso a tale terapia,possibilita' questa mi sembra legittimata dalla legge italiana ma tempo che quelli dei servizi vogliano continuare a costringermi contro il mio volere a essa,magari minacciandomi di TSO o addirittura procedendo ad effetuarne uno. Volevo pertanto avere la conferma dei di quali siano i miei diritti. Grazie e buona serata.