Gentili avvocati,
mio padre, deceduto nel 2012, lasciò un testamento in cui nomina erede di ogni sua sostanza mio fratello con l’impegno di liquidarmi la legittima in denaro. Mio fratello presentò dichiarazione di successione in cui indica solo un immobile nell’attivo ereditario, insistendo che non erano rimasti soldi – si è intestato l’immobile (avendone già disposto del contenuto) e si rifiuta di liquidarmi perché dice che non ha fondi. Sto tuttora facendo ricerche alle poste per risalire all’integrità dell’asse ereditario. Devo contestare il testamento e far avere i miei diritti di erede legittimario? Quanto tempo ho?
Grazie.
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Gentile sig.ra Lisa, mi pare di poter interpretare la volontà testamentaria di Suo padre nel senso che ha voluto lasciare tutta la quota disponibile a Suo fratello ma comunque Lei è in ogni caso erede di 1/3, per cui Suo padre di certo non poteva decidere di lasciare il bene immobile a suo fratello, incaricandolo poi di liquidare la Sua quota di legittima in denaro,e per altro Suo fratello ha affermato di non poterLe dare alcunché non avendo soldi a disposizione. E' del tutto evidente che Lei può agire in giudizio per l'apertura della successione di Suo padre rivendicando la sua legittima qualità di erede universale, sia pure per la quota di 1/3, donde il Tribunale competente Le dovrà assegnare sia 1/3 dell'immobile che 1/3 dei beni mobili di ogni genere compresi eventuali crediti e somme provenienti da assicurazioni sulla vita. Le conviene agire al più presto anche con la trascrizione della Sua domanda giudiziale sul bene immobile e comunque notificando la domanda giudiziale a chiunque fosse in possesso di beni ereditari, compiendo ogni idonea attività per l'accertamento della reale consistenza del patrimonio ereditario. Successivamente potrà decidere se restare comproprietaria del bene immobile o farsi liquidare la sua quota da sua fratello o anche procedere alla vendita del bene immobile in oggetto, sia consensualmente che con un' azione di divisione e conseguenziale vendita all'asta.
Avv. Alfredo Guarino
Gentile Sig.
la materia successoria è una delle più complesse nel nostro sistema giuridico.
La Sua quota di legittima come immagino ben saprà è pari ad un terzo dell'asse successorio. Per determinare l'entità di questa quota occorre considerare diversi parametri (valore degli immobili, valore delle donazioni e delle liberalità fatte in vita, valore del patrimonio mobiliare e monetario etc.). In particolare, quanto al patrimonio monetario, Le consiglio sicuramente un intervento legale presso le banche per la richiesta di acquisizione degli estratti conto delle posizioni intestate o cointestate a Suo padre prima della sua morte, al fine di verificare se siano stati effettuati trasferimenti di denari a tutolo di liberalità ovvero indebite sottrazioni da parte di delegati o cointestatari.
Ritengo necessario l'intervento di uno Studio che si occupi specificamente di Diritto di Famiglia.
Le segnalo che il mio Studio da circa 20 anni tratta unicamente questa materia.
Un cordiale saluto
Avv. Raffaella Angelica Molendini (Milano, Roma, province)
Gentile sig.ra Lisa,
anzitutto bisogna precisare che se Suo padre ha lasciato come eredi solo Lei e Suo fratello allora a Lei, come legittimaria, è riservata la quota di 1/3 del patrimonio ereditario.
Si sta sicuramente muovendo bene per cercare di risalire ad eventuali altri beni o somme di denaro ricomprese nell'asse ereditario. Se Suo padre era pensionato può fare una ricerca presso l'Inps per vedere presso quale istituto bancario o postale veniva accreditata la pensione. Questo le può consentire di avere un riscontro in tempi più rapidi.
Per il resto, se davvero Suo fratello non ha la possibilità di liquidarla in denaro allora l'alternativa è quella di vendere l'immobile (unico bene ereditario): sul ricavato della vendita - che eventualmente potrà essere disposta dal Tribunale, ove Suo fratello non acconsentisse - Lei avrà il diritto di ottenere la quota i 1/3.
Avv. Fulvia Cognola
Ci sarebbe da esaminare il testamento, ma mi pare che si parli di legittima
Il fatto è che per determinarla occorre ricostruire tutte l'asse ereditario, riunendo fittiziamente anche eventuali donazioni fatte in vita da suo padre.
Le consiglio di rivolgersi ad un legale per procedere in tale senso, prima con la mediazione, peraltro obbligatoria, quindi, nel caso, con una causa nei confronti di suo fratello, soddisfacendosi anche pignorando il bene immobile di cui parla
Resto a disposizione