dirigente pubblico - inottemperanza a sentenza di annullamento atto di recesso
Dirigente informatica terzo centro italiano di certificazione on line. - Nuova Amministrazione inizio 1994 chiede di gestire acquisti PC. Dirigente (carisma per storia familiare e pubblicazioni scientifiche su riviste ed a congressi internazionali) si oppone a commistioni in competenze. Per impianto banche dati aveva "invitato poco meno di 200 giovani a costituire una cooperativa (1981-1991). Denunciato penalmente per "aver favorito la cooperativa" viene sospeso dal servizio ai sensi del DPR 3/1957 art 91, comma 1, PARTE PRIMA. dal 10.11.1994 (3 giorni dopo la alluvione che ha distrutto il CED. Nella imminenza della scadenza dei 5 anni ed a giudizio penale ancora in corso viene sospeso ai sensi del DPR 3/1957, art. 92, comma 1. Nell'atto di sospensione firmato dal Sindaco che aveva adottato il primo provvedimento di sospensione il Sindaco dà mandato al dirigente del personale di contestare gli addebiti disciplinari come previsto al comma 2 dell'art.92 del DPR 3/1957. Il dirigente del personale omette la contestazione di addebiti nella ignoranza generale delle conseguenze. Il processo penale termina il 30.01.2001 con assoluzione da tutte le ipotesi di reato che avevano motivato la prima sospensione cautelare discrezionale quinquennale. Residua la condanna a 10 mesi sospesa senza menzione per "falso ideologico". Aveva attestato con la firma, nel giugno 1993, su fattura la regolarità tecnica di una fornitura di registrazione dati inviata dalla Cooperativa per l'ultimo lavoro deliberato nel 1991.
Il dirigente del personale che aveva omesso di elevare la contestazione di addebiti prepara atto di sospensione disciplinare per 30 gg ai sensi dell'art. 27 del CCNL INAPPLICABILE. Convocazione senza elenco addebiti. Audizione. Parere Segretario generale contrario ad eventuale adozione atto recesso. Dirigente personale stila atto recesso ed il Sindaco firma il 7.04.2001.
Dopo 7 anni in primo grado, il 20.11.2008, la Corte di Appello ANNULLA l'atto di recesso e condanna il Comune a pagare le retribuzioni DALLA DATA DEL RECESSO (data di decorrenza della prima sospensione cautelare-GIURIS) SINO ALLA DATA DI RIPRISTINO DEL RAPPORTO (di servizio in quanto il rapporto di lavoro é stato ripristinato dal Giudice con l'annullamento dell'atto di recesso).CON INTERESSI. La sentenza viene munita di formula di immediara esecutività. Vie proposto ricorso in Cassazione che rigetta il ricorso con sentenza del 25.07.2011. Nel giugno del 2010, dopo accesso PG agli uffici, il Segretario paga, SU PARERE SECRETATO DEL DIRIGENTE DEL PERSONALE solo retribuzioni ed oneri in paga base dalla data di adozione dell'atto di recesso (08.04.2001) alla data di raggiungimento, in corso di causa del 65° anno di età.
Il dirigente del personale scrive NULLA LE E' PIU' DOVUTO.
Cause civili (2012-2022) tese a farsi elencare i diritti conseguenti alla sentenza di annullamento dell'atto di recesso si concludono con:il rigetto delle domande.
E' CONFIGURABILE IL REATO DI OMISSIONE DI ATTI D'UFFICIO O ALTRI?
