Differenza tra danno biologico e danno esistenziale

Oggi la distinzione tra danno esistenziale e biologico è di fatto superata dalle ultime sentenze della Cassazione (chiamate sentenze di San Martino, perché pubblicate in tale ricorrenza), che hanno identificato una figura unica che viene definita come danno non patrimoniale. All'interno della stessa, rientrano tutte quelle figure di danno che non hanno risvolti patrimoniali diretti, ma che si cerca di compensare con un risarcimento danni in denaro. Quindi ad esempio il danno all'immagine per una persona diffamata, che può causare anche un danno alla salute per lo stress subito, oppure una persona che a seguito di malpractice medica da chirurgia estetica risulti sfigurata a quel punto da una parte avrà subito un danno biologico, ma se poi a seguito di tale danno non riesce più ad avere rapporti sessuali con il proprio partner a quel punto è dovuto un risarcimento anche per tale ulteriore danno esistenziale. In sintesi non è importante più come si qualifichi il danno, ma l'entità complessiva del risarcimento. Per ottenere una parametrazione occorre sottoporsi a una visita medico legale che quantifica il danno complessivo e poi l'avvocato in base a delle tabelle emesse dai tribunali è in grado di quantificare in Euro quanto incida tale lesione. Cordiali saluti. Avv. Massimo Colangelo (di Sulbiate vicino Monza)

Gentile Lisbeth, si devono distinguere il danno biologico (cioè la lesione della salute), da quello morale (cioè la sofferenza interiore) e da quello dinamico-relazionale (altrimenti definibile “esistenziale”, e consistente nel peggioramento delle condizioni di vita quotidiane). Tali danni infatti però non costituiscono una conseguenza riccorrente sempre e comunque in ipotesi di lesione dei diritti della persona: ciò significa che occorre valutare, caso per caso, se il danno non patrimoniale, nella fattispecie concreta, presenti o meno questi aspetti. Occorre infatti accertare l’effettiva consistenza del pregiudizio arrecato, a prescindere dal nome attribuitogli, individuando quali ripercussioni negative sul valore-uomo si siano verificate e procedendo alla loro integrale riparazione. Sul punto si è recentemente pronunciata di nuovo la Cassazione con la sentenza 531/2014. Se necessita di approfondimenti e/o suggerimenti su come comportarsi in proposito, non esiti a contattarmi tramite il portale. Cordiali Saluti.
Avv. Riccardo Galli di Piacenza