Mio figlio di 35 anni è tornato da noi dopo il divorzio con la moglie. Pretende di stare da noi a tempo indeterminato e di essere mantenuto. Sono obbligato?
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In generale i genitori hanno l’obbligo di continuare a mantenere i figli maggiorenni finché non sono in grado di provvedere autonomamente a loro stessi, ma nel momento in cui si sposano, il matrimonio segna la fine di questo dovere perché entrano a far parte di una nuova famiglia.
Andrebbe comunque approfondito il Suo caso concreto per verificare i motivi delle difficoltà economiche di Suo figlio, se questi non ha lavoro per cause indipendenti dalla sua volontà o se invece non vuole lavorare.
Per una consulenza specifica, mi contatti presso i recapiti telefonici pubblicati sul mio profilo di questo portale.
Cordiali saluti.
Avv. Lucilla Navarra
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Gentilissimo Utente,
se Suo figlio lavora ed e' in grado pertanto di procurarsi i mezzi di sussistenza, i genitori non sono assolutamenti obbligati.Se invece fosse disoccupato incolpevolmente, Suo figlio potrebbe richiedere la determinazione di un assegno di mantenimento a carico della di lui moglie.
Cordialmente.
Avv.Sikvia Parrini
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L'obbligo al mantenimento dei figli da parte dei genitori termina nel momento in cui i figli divenuti maggiorenni siano divenuti anche economicamente indipendenti.
Nel caso da lei esposto, il divorzio di suo figlio non è certo motivo tale da determinare l'obbligo al mantenimento da parte dei genitori, in ogni caso occorre valutare se sussistono altri elementi.
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Il mantenimento dei figli maggiorenni da parte dei genitori cessa quando questi hanno raggiunto una propria autonomia ed indipendenza economica, quindi anche in caso di costituzione di un nuovo nucleo familiare.
Il divorzio di suo figlio non determina comunque, di per sè, un vostro obbligo di mantenimento laddove questo lavori oppure non lavori per causa allo stesso direttamente ascrivibile.
Vanno, quindi, approfonditi i motivi delle richieste di vostro figlio prima di stabilire se siete onerati o meno di tale obbligo.
Per maggiori informazioni sono a vostra disposizione.
Cordiali saluti.
Avv. Silvia Maggini
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Puo essere obbligato nella misura in cui suo figlio avesse difficoltà fisiche o psichiche che gli impediscono di lavorare, diversamente non lo è. In ogni caso sarebbe tenuto agli alimenti ex art. 433 c.c.
Resto a disposizione
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Se suo figlio non può lavorare e ha delle difficoltà i genitori possono aiutarlo e devono cercare di aiutarlo. Non può essere una pretesa. Se invece ha tutte le facoltà e le possibilità di lavorare ed essere autonomo, sta ai genitori decidere in che misura ritengono di provvedere.
Va visto il caso concreto. Se desidera sono a disposizione.
Cordiali saluti.
Barbara Spinella
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Se il figlio ha delle difficoltà economiche è suo dovere aiutarlo.
Andrebbe comunque approfondita la questione per verificare i motivi legati a queste difficoltà, e comprendere se suo figlio può ma non vuole lavorare.
Saluti.
Avv. Alan Binda
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