Denuncia Veterinario

Inviata da D.Puliatti. 30 mag 2022

Salve
Mi chiamo Davide Puliatti e vi scrivo per chiedere se ed eventualmente in che modo possiate aiutarmi.
Di seguito gli eventi che hanno portato il mio cane alla morte.
Ho portato la mia cagna, una Borzoi di 8 anni incinta, alla Clinica veterinaria il giorno 24/05/2022 .
La cagna si lamentava ed aveva il respiro come se fosse molto accaldata,era vigile e reattiva tanto che è sia salita che scesa dalla macchina in autonomia.
Da un paio di mesi aveva un dolore al collo, ma si era deciso di non procedere con antiinfiammatori per non mettere a rischio la vita dei cuccioli, si è proceduto solo con riposo ed una cura con artikrill.
Una volta in clinica al cane sono stati effettuati controlli di alcuni riflessi ed è stata poi adagiata sul tavolo da visita.
La Dottoressa ci ha comunicato che bisognava intanto andare ad agire con antiinfiammatori, a questo punto l’essenziale era la salute della cagna rispetto ai cuccioli, e siamo stati messi al corrente del rischio di aborto.
La Dottoressa ha iniziato ad iniettare, da quel che ricordo (attendo ancora la cartella clinica) ,Antidolorici, Cortisone , morfina e miorilassante.
La cagna ha iniziato a lamentarsi come non aveva fatto prima, cercando di alzarsi e ululando fortissimo come se stesse soffrendo ancora di più, ma la veterinaria ci ha rassicurato che era normale perché già la cagna non era cosciente.
Quando si è addormentata continuava ad avere degli scatti alle zampe anteriori.
La Dottoressa in questione ci ha detto che c’era il sospetto di un’infiammazione che dal collo si era spostato a livello neurale e ha deciso di mettere la cagna in coma farmacologico.
Premessa che non mi sono stati elencati i rischi di tale procedura e che non ho firmato nessun consenso informativo al riguardo
A quel punto ci è stato detto che la cagna sarebbe dovuta rimanere in clinica per tutta la notte e cosi è stato.
La mattina dopo (25/05/2022)alle 8:00 circa sono stato informato che alla cagna era stato sospeso il coma farmacologico alle 3 di notte , che gli erano stati somministrati degli anticonvulsivanti , e che aveva la febbre.
Alle 12:30 sono tornato in clinica è mi è stato detto dagli assistenti che la cagna dormiva ancora, che la temperatura era stabile e che avrei avuto aggiornamenti nel pomeriggio.
Sono tornato in clinica alle 16:30, mi è stato ancora una volta comunicato che la cagna dormiva e alla mia richiesta di cosa si stesse aspettando, gli assistenti mi hanno detto di non sapere e che avrei dovuto aspettare la Dottoressa.
Alle 17:30 è arrivata la direttrice sanitaria che solo in quel momento mi ha messo al corrente dei rischi del coma farmacologico, tra cui la possibilità di morte,che non si poteva risvegliare intervenendo coi farmaci.
Mi ha sconsigliato di portarla via nel caso al risveglio avesse avuto queste fantomatiche crisi convulsive.
Ho chiesto di poter vedere la cagna e una volta li l’ho trovata ancora in stato comatoso, puzzava di urina(nessuna traccia di traversine) con una flebo di ringer lattato.
Date le pessime condizioni igieniche, dato il rischio di decesso che a dire della dottoressa si sarebbe potuto verificare anche in clinica,visto anche il fatto che abito a 300 metri dalla clinica ed in caso di risveglio con “crisi” avrei potuto subito riportarla subito in clinica ho deciso , nonostante il loro parere contrario di portarla via, erano le 19:45 circa.
La cagna è stata agiata a casa mia in modo da favorire la normale respirazione e ,per quanto possibile, asciugata dalla sua urina.
Alll’una e venti di notte ha smesso di respirare e il suo cuore non batteva più.
Il cane non ha mai dato segni di ripresa o di risveglio.
La salma è stata trasportata al centro ZOOprofilattico di Ragusa , gli accertamenti sono ancora in corso in quanto risulta un quadro clinico non molto chiaro e si avranno ulteriori informazioni il 20 Giugno circa.
Vorrei procedere con azioni legali perché qualcosa non quadra assolutamente.
Più volte le varie dottoresse che si alternano in quella clinica hanno insitito sul fatto che la cagna , quando è arrivata li avesse crisi convulsive e non fosse vigile, cosa assolutamente falsa e smentibile da testimoni presenti nella sala d’attesa della clinica e dalle riprese della telecamere presente in quella stanza.
Riporto anche la testimonianza di un mio amico al quale era stato detto che a causa di un’infezione all’occhio del suo gatto, questo doveva essere asportato, tesi poi assolutamente smentita da un’altra clinica, infatti il gatto è ancora in piena salute con tutti e due i suoi occhi.
Insomma, so che la mia povera cagnetta non tornerà in vita, ma se c’è una negligenza non è possibile che tali individui restino impuniti e continuino ad operare come se nulla fosse accaduto.

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