Denuncia per truffa

Inviata da Marta. 16 dic 2015

Salve,
sono venuta a conoscenza che ho una probabile denuncia per truffa. In poche parole qualche mese fa ho prestato la mia postepay al mio compagno, sapendo che doveva vendere alcuni pezzi della sua auto a un privato. So che a questa persona è stata mandata una foto della mia postepay e della mia carta d'identità, sulla quale però appare l'indirizzo sotto al quale non abito più da 2 anni e non il corrente.
Ora, ho scoperto solo pochi giorni fa che questa persona avrebbe fatto una ricarica dall'importo di 90€ sulla mia postepay ma che i pezzi non gli sono stati mandati. E che sia io, non essendo stata a conoscenza del avvenuto, che mio compagno siamo stati denunciati per frode o truffa.
Solo che a lui gli è stato consegnato un foglio dai carabinieri della zona, a me invece non è arrivato nulla (appunto non so se è per caso per via dell'indirizzo che non è corretto), non so nemmeno per certo se sono stata denunciata o meno anch'io. In caso come controllare se ho una denuncia? E poi come posso dimostrare che non ero al corrente dell'accaduto? Non avendo prove che io non ho praticamente nulla a che fare con la situazione a parte appunto il fatto che ho dato in prestito la mia carta postepay al mio compagno con cui convivo.

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Gentile Sig.ra,
sarebbe opportuno definire "il foglio" ricevuto da suo compagno, o meglio specificare di che atto si tratta. Già da lì potrebbe emergere se anche lei viene ritenuta responsabile in concorso o meno.
Comunque, le consiglio di recarsi presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale competente e fare un certificato ai sensi dell'art. 335 c.p.p., con il quale vengono comunicate eventuali iscrizioni nel registro delle notizie di reato.
Dopo di che, in caso positivo, sarebbe opportuno farsi assistere da un difensore di fiducia che saprà consigliarla concretamente su come difendersi.
Distinti saluti,

Avv. Redjan Sako (Foro di Firenze)

Avv. Redjan Sako Avvocato a Firenze

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Gentile Sig.ra Marta.
Per verificare se ha un procedimento a suo carico deve recarsi presso la Procura della Repubblica e depositare un'istanza ai sensi dell'art. 335 codice procedura penale.
Per quanto invece concerne l'eventuale difesa, a quanto lei riferisce molto dipende da cosa sia accaduto veramente e cosa sosterrà il suo compagno che ha invece seguito l'intera operazione.

Studio Legale Vitelli Avvocato a Latina

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Buongiorno,
Per conoscere se a Suo carico vi sono procedimenti penali pendenti, potrà procedere a richiedere certificato ai sensi dell'articolo 335. Tenga presente che se il fatto è recente, la procura potrebbe non aver ancora iscritto nel registro degli indagati il Suo nome.
In considerazione tuttavia del fatto che al Suo compagno è stato notificato un atto, probabilmente anche l'eventuale procedimento a Suo carico dovrebbe essere pendente. Le consiglio di verificare al più presto in modo da poter, se del caso, predisporre la Sua difesa.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti

Studio legale Vizzolesi

Studio Legale Vizzolesi Avvocato a Collecchio

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Gentile Signora,
Il fatto che i carabinieri non Le abbiano consegnato il "foglio" (presumo sia stato redatto nei confronti del Suo compagno verbale di identificazione di persona sottoposta ad indagini) lascerebbe ben sperare. Al suo indirizzo attuale, infatti, i carabinieri risalgono molto facilmente.
Per togliersi ogni dubbio, comunque, può fare una richiesta 335 c.p.p. in Procura per conoscere se vi sono procedimenti penali in fase di indagine a suo carico.
Nell'ipotesi in cui risultasse indagata si potrebbe valutare, all'esito delle indagini quando e se le verrà notificato l'avviso conclusioni indagini preliminari ex art. 415bis c.p.p., l'opportunità di sottoporsi ad interrogatorio al fine di chiarire la propria estraneità ai fatti.
A sua disposizione per ulteriori chiarimenti.

Avv. Matteo Bettin

Studio Legale Avv. Matteo Bettin Avvocato a Falconara Marittima

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