Denuncia per abusi sessuali

Inviata da davide buttò. 25 apr 2016 Violenza domestica

Dal 1974 data del mio matrimonio con mia moglie di 17 anni ancora minorenne e io 25 anni.
Appena sposata non la conoscevo bene, andava incontro a continue crisi isteriche senza motivi. La sera la trovavo a letto traumatizzata e non dava udienza, un'altra sera senza alcun motivo rincasando dal lavoro stessa cosa, questa volta aveva preso le pastiglie e la portai in pronto soccorso. Gli fecero la lavanda gastrica, conseguente denuncia ai carabinieri. Mi chiamarono e ne sentii di tutti i colori, a casa era violenta e mi metteva le mani addosso, a volte in casa spaccava tutto e dava botte ai nostri due bambini senza contegno, non capivo e non sapevo cosa avesse, pensavo sempre che fosse esaurita. Ora ha 59 anni e non si è ancora ripresa, si è ammalata, è distrutta con tutti i mali possibili, pressione alta e dolori dapertutto, ultimamente operata per tre aneurismi celebrali che ha superato. La mia famiglia è distrutta, i nostri figli già sposati non si vedono più perchè a casa nostra tira una brutta aria. Poi le persone che conoscevano suo padre mi riportarono che era un pedofilo e omossessuale e andava con gli uomini, poi un giorno mia moglie mi confessò che fin da piccola al pomeriggio la portava a letto la abbracciava e le metteva le mani in mezzo alle gambe. Suo frattello più piccolo all'età di 7 anni mi riferi che sua madre sorprese a letto padre e figlia, sua sorella all'età sui 11-12 anni. Poi mio figlio dopo 30 anni mi riferisce ultimamente che all'età di 8 anni lo portò a casa sua toccandogli le parte intime, respingendolo piu volte, poi si fece sorprendere dal bambino a fare sesso col vicino di casa. Mio figlio me l'ha detto di recente per paura di ritorsione. Durante un matrimonio anch'io lo sorpresi che con il braccio sotto la tovaglia aveva la mano sulle gambe di mia moglie, mi si gelò il sangue non ero stato capace di reagire. Feci un baruffone a casa con lei. Allora ho capito tutto, avermi distrutto la famiglia e la moglie me compreso che non riesco a digerire il colpo. Lui appena sposata la figlia e ancora minorenne al pomeriggio che era in casa sola andava a trovarla e abusava di lei con rapporti sessuali completi. Quando rientravo io la sera dal lavoro la trovavo a letto in coma traumattizzata, non mi dava udienza, non riuscivo a tiragli fuori una parola. Questi rapporti durarono dal 1974 al 2000. Poi lui nel 2000 fu operato alla prostata, ha venduto la casa e se ne andò a Padova e non si è fatto piu vedere, non sappiamo né indirizzo né il telefono. Ora lui ha 83 anni, mi riferirono voci di paesani che è vivo e vegeto e viaggia in macchina. Io per mia moglie sono come un forestiero, non andiamo d'accordo, naturalmente lei nega tutto, non ammette per la vergogna e io come devo fare? Lo voglio denunciare a tutti i costi, deve pagare prima che muoia, aiutatemi grazie.

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Egregio signor Davide, purtroppo la Sua coscienza ed il Suo desiderio di giustizia si sono risvegliato troppo tardi,salvo a valutare se qualche patologia postuma si sia manifestata in tempo utile per azioni civili di danno.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Buongiorno Signor Buttò,
Forse i fatti da lei descritti nei confronti di sua moglie e dei suoi familiari, per il lungo periodo trascorso da quando sono stati commessi, oggi sarebbero prescritti.
Tuttavia chi ha tali perversioni non cambia nel tempo, spesso cambia solo vittime.
Quindi le consiglio di recarsi dalla polizia o dai cc o direttamente in procura per esporre i fatti a lei noti fornendo le esatte generalità di suo suocero e tutti gli elementi utili per rintracciarlo. Se le indagini saranno accurate e se lui è ancora "operativo" qualcosa emergerà e potrebbe anche essere arrestato, salvando magari qualche altra vittima innocente.
Non aspetti ancora.
Avv. Maria Croce

Anonimo-158074 Avvocato a Pescara

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Salve,
una vicenda dolorosa e comprendo la sua volontà di rivalersi, ma, disgraziatamente, dall'ultima condotta penalmente rilevante sono trascorsi ben 16 anni pertanto, anche volendo ritenere sussistenti le aggravanti del caso, il fatto è troppo risalente perché una denuncia possa avere uno sbocco processuale.
Cordiali Saluti

Studio Legale Nizzi Grifi Gargiolli Avvocato a Firenze

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