Buongiorno, più di un anno fa ho iniziato ad avere il parquet sollevato nell'ingresso. Pensando ad un tubo rotto o simile ho fatto fare una perizia ed è risultato che invece il danno è causato da un'infiltrazione dal giardino del palazzo adiacente: il mio appartamento è al piano terra e la parete di cucina e bagno fa pare del muro perimetrale del palazzo, il condominio confinante ha un giardinetto che si "appoggia" al nostro muro perimetrale e da li è partita l'infiltrazione. Da allora ho attivato le comunicazioni con l'amministratore che ha fatto vari sopraluoghi anche con l'amministratore dell'altro condominio, e si era deciso di fare un piccolo scavo per rivedere l'impermeabilizzazione del muro esterno. E' passato un anno e mezzo e nonostante continue richieste, dopo varie scuse addotte e la promessa di esegure i lavori entro maggio, l'amministratore ha smesso di rispondere a telefono e email. Non risolvendo la causa del danno non è stato possibile eseguire i lavori di ripristino in casa mia e adesso i danni stanno aumentando. Cosa posso fare?
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Gentile Signora,
si rivolga a un legale della Sua zona il quale diffiderà innanzitutto il Condominio (e il Suo amministratore) a intervenire entro un termine. Se ciò non accade si può procedere con un ATP (procedimento per il quale non è necessaria alcuna previa mediazione), in modo da far almeno accertare (abbastanza velocemente) il danno, le cause e i costi per rimediare.
Cordiali saluti
Avv. Andrea Simoncelli (Bergamo)
Gentile Signora,
si rivolga a un legale della Sua zone il quale diffiderà innanzitutto il Condominio (e il Suo amm.re) a intervenire entro un termine. Se ciò non accade si può procedere con un ATP (procedimento per il quale non è necessaria alcuna previa mediazione), in modo da far almeno accertare il danno, le cause e i costi per rimediare abbastanza velocemente.
Cordiali saluti
Avv. Andrea Simoncelli (Bergamo)
qualora dalle infiltrazioni risulti anche uno stato di insalubrità dei locali del suo appartamento potrà procedere senz'altro in via d'urgenza e cautelare per ottenere l'immediata esecuzione dei lavori di ripristino e riparazione del danno. Altrimenti, occorre procedere con la proposizione dell'istanza di mediazione e giudizio ordinario per l'esecuzione dei lavori (o il risarcimento del danno pari al costo dei lavori sopportati) salvo in ogni caso domandare il risarcimento di tutti gli ulteriori danni subiti. Le anticipo che le controversie nell'ambito delle infiltrazioni sono particolarmente delicate in ordine all'individuazione dei soggetti responsabili. Per ulteriori chiarimenti e/o per fissare un eventuale primo appuntamento gratuito finalizzato alla disamina approfondita della vicenda, la invito cortesemente a prendere contatti con lo Studio. Cordiali saluti. Avv. Davide Monaco
Gentile Sig.ra Francesca,
intervenga tramite un legale, così forse l'amministratore ricomincerà a rispondere. In caso negativo, potrà agire con urgenza in via giudiziale.
Resto a disposizione.
Gentile signora Francesca,deve tentare una mediazione e,se non riesce,citare in giudizio il Suo condominio che presumibilmente chiamera' in causa il condominio limitrofo.CordialmenteAvv.AlfredoGuarinoNapoli
Gentile Signora Francesca,
non ha altra scelta che iniziare la mediazione al fine di contenere i danni. Qualora la mediazione non porti a un risultato l'avvocato che la seguirà saprà consigliarLe i successivi passi.
A Sua disposizione
Gentile Francesca,
Dovrà inizialmente proporre una mediazione, obbligatoria in questa materia, dinnanzi ad organismi a ciò preposti è tentare di conciliare attraverso un verbale che porti ad impegnarsi formalmente l'amministratore ad eseguire i lavori ( tenga presente che il verbale di mediazione ha il valore di una sentenza) dopodiché,qualora la conciliazione non vada a buon fine,le consiglio di fare un accertamento tecnico preventivo con il quale accetterà la responsabilità e il danno e potrà finalmente risolvere il suo problema,tutto con l'ausilio di un legale.
AVV Marina Ligrani
