6 mesi fa ho fatto un tatuaggio, ho preso infezione, ci sono evidenti cicatrici, la pelle si è spessita e il tutto si è trasformato in una reazione allergica. Adesso dovrò rimuovere il tatuaggio con sedute lunghe e costose di laser ma non tornerà mai la cute come prima! Il tuatore non mi ha informato dei rischi del tatuaggio ne tanto meno mi ha fatto firmare un consenso informato. Posso agire in tribunale? Ho possibilità che mi venga risarcito il danno? Specie perché il consenso informato è obbligatorio e io non ero a conoscenza di questi rischi e allergie
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Buongiorno,
l'esistenza di un nesso causale tra il danno da Lei subito e la condotta del tatuatore può essere accertata mediante perizia medico-legale che le consiglio vivamente di procurarsi rivolgendosi ad un bravo professionista della Sua zona. Dopodichè, una volta accertato questo aspetto, è opportuno avvalersi della consulenza di un avvocato per valutare il da farsi, anche rispetto alla mancanza del consenso informato.
A Sua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, anche in via telematica. La saluto cordialmente
avv. Lidia Mussi
Buonasera.
La soluzione alla sua problematica non è così immediata come potrebbe sembrare.
Al fine di ottenere un risarcimento dal tatuatore occorrerà, infatti, dimostrare che l'infezione e le conseguenze cliniche siano effettivamente derivate dal mancato rispetto da parte di quest'ultimo della normativa in materia di igiene.
Inoltre, sarà necessario dimostrare di aver dato tutte le informazioni del suo stato di salute (comprese eventuali allergie) al tatuatore al momento dell'esecuzione del tatuaggio (che di fatto avrebbero dovuto essere rilasciate attraverso la compilazione del consenso informato).
Le consiglio caldamente, pertanto, di rivolgersi ad un legale per un approfondimento di tutti gli aspetti della legali della vicenda e per valutare la sua miglior tutela.
Rimango a disposizione.
Avv. Giada Trincheri