Curiosità su privacy
Buongiorno, una curiosità. Accompagno mia figlia che ha appena compiuto 18 a donare il sangue. C'è un questionario in cui vengono poste domande sulla sua storia clinica ma anche quella di alcuni familiari a cui non sa rispondere (es. "In famiglia qualcuno ha avuto il morbo della mucca pazza"). Mi chiede queste informazioni e subito veniamo redarguiti perché la compilazione deve essere rispettosa della privacy e io non devo sapere cosa scrive mia figlia. Ovviamente non facciamo discussioni e le domande a cui non sa rispondere vengono lasciate in bianco (e quindi perché le fanno se poi va bene non rispondere?). La curiosità che mi è sorta è se il diritto alla privacy configura l'obbligo di svolgere alcuni atti in modo individuale o se in quanto diritto la persona può scegliere come agire. Comprendo che il questionario contenesse domande sensibili (gravidanza, malattie) ma la domanda è se si può negare di chiedere aiuto per la compilazione di un questionario. A me che non ho studiato giurisprudenza la risposta sembra ovvia, ma forse non è così.