Corrispondenza elettronica privata violata

Inviata da Stefano. 28 ott 2017 Tutela della privacy

Gentilissimi,

ho frequentato per circa un anno una donna (che chiameremo A) che ho conosciuto subito dopo aver terminato una precedente storia.
Durante la nuova relazione io e la mia ex fidanzata (che chiameremo B) non abbiamo mai smesso realmente di sentirci e qualche volta anche di vederci.
Il fatto è che con questa ex fidanzata (B) la situazione è sempre stata in bilico e quindi ognuno ha fatto più o meno la sua vita per circa un anno. Quando sembrava che entrambi fossimo decisi a riprovarci io ho lasciato la nuova fidanzata (A) dichiarandole apertamente che il motivo era da un lato che il sentimento nei suoi confronti (cosa vera) non era comunque mai stato così forte e dell'altro che provavo ancora un sentimento forte per la mia ex fidanzata (B). Ora, un paio di giorni dopo questa rottura, ho ricevuto una telefonata da B la quale in modo violento e carico d'ira mi informava di essersi sentita con A (non so onestamente chi delle due abbia chiamato l'altra) e di essere venuta in possesso di tutti i messaggi whatsapp e facebook che mi ero scambiato con A durante il periodo con la quale appunto ho avuto una relazione con A e con la quale non avevo avuto parole tenerissime nei confronti di B soprattutto all'inizio (infatti io ero stato lasciato da B ed in un modo molto poco dignitoso e questa mi aveva lasciato, sulle prime, col "dente avvelenato").
Con tale condotta adottata da A, mi pare evidente un tentativo di vendetta (purtroppo andato a buon fine) di A nei miei confronti (mettermi in cattiva luce agli occhi di B così da far morire sul nascere qualsiasi tentativo di riconciliazione) anche se non so nel dettaglio come B sia venuta in possesso di tutta questa corrispondenza (che mi ha confermato comunque di aver letto e di conservare in copia). Mi viene da pensare che sia stata A a fornire tali evidenze a B, ma non ne sono totalmente sicuro. A e B hanno infatti amiche comuni e non escluderei invece che A abbia "circolarizzato" tali corrispondenze con altre persone che poi abbiano a loro volta fatto in modo di farle arrivare a B.
In ogni caso ravvedo una violazione alla mia privacy (dal momento che le chat fra me ed A erano ovviamente private) ed al mio diritto di corrispondenza.
Voi cosa ne pensate? e soprattutto, qualora ve ne fossero i presupposti, verso chi dovrei presentare querela? Verso A, B o entrambe?
Vi ringrazio per l'ottimo servizio che svolgete ed attendo fiducioso un vostro riscontro.

Stefano

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Gentile Stefano,
Ritengo che nel suo caso si configuri solo una violazione della privacy poiché A ha diffuso illecitamente suoi dati personali senza il suo consenso e per finalità diverse dalla tutela di un diritto proprio o altrui, recandole nocumento mediante la diffusione dei messaggi stessi.
Si configura il reato di trattamento illecito dei dati (art. 167 Codice della privacy).
AVV Marina Ligrani

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

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La diffusione di messaggi elettronici può avvenire solo con il consenso dell'altra parte. Nel suo caso mi pare che vi sia una evidente violazione della privacy e ciò a prescindere dal fatto che A abbia comunicato direttamente o meno a B il contenuto dei messaggi.

Nei fatti nessun'altro se non A poteva diffondere il contenuto della corrispondenza riservata scambiata con lei.
La denuncia può esser fatta anche contro anonimi, salvo poi individuare il responsabile in fase di indagini (A o un'amica comune di A e B).

Saluti.
Avv. Fabrizio Gareggia

Avv. Fabrizio Gareggia Avvocato a Bastia Umbra

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