Convivenza parassitaria
Premessa: genitori non sposati, entrambi con reddito, con in comune un
figlio di 12 anni da entrambi riconosciuto, tutti conviventi e
residenti nello stesso appartamento.
Quesito: per unilaterale decisione della mia ex fidanzata di origini straniere la nostra relazione è finita molto tempo fa. Ciò nonostante ella
continua a risiedere, insieme a nostro figlio, nell'appartamento da me unicamente locato ma senza fornire alcuna
contribuzione di ordine economico e men che meno domestica. Gravano su
di me, infatti, tutte le spese ed anche le faccende domestiche. Questa
situazione da "separati in casa" perdura ormai da circa 4 anni ed in
passato ho più volte chiesto a lei, sia a voce che per raccomandata,
di contribuire almeno alle spese ed alle faccende di sua esclusiva
pertinenza. Mi riferisco alla stanza da lei regolarmente occupata, ai
consumi, alla spesa alimentare, ecc...
Le mie richieste, però, non sono state minimamente prese in
considerazione ed anzi, l'anno scorso sono stato citato in giudizio perchè lei
pretendeva da me 650,00€ a titolo di mantenimento di nostro figlio in costanza di convivenza senza escludere il sibillino obiettivo di ottenere anche la mia espulsione da casa. Per fortuna il tribunale ha
rigettato tutte le sue richieste in quanto
ritenute illogiche fra genitori conviventi. Ciò nonostante ha ripartito le spese legali e mi sono dovuto far carico anche
di questa ulteriore spesa mentre lei ha goduto del gratuito patrocinio perché risulta formalmente nullatenente benché
abbia un buon reddito (che però non dichiara). Il permanere di questa situazione negli anni mi sta logorando e non so come uscirne.
Cosa posso fare?
Grazie.