Convivenza impossibile

Buongiorno Signor Buttò.
Se siete spostati potrà rivolgersi ad un legale di Sua fiducia che provvederà ad inoltrare una missiva a Sua moglie con la quale comunicherà la Sua intenzione di separarsi e la inviterà a prendere contatti con il medesimo, anche a mezzo di un altro avvocato, per valutare la possibilità di addivenire ad una separazione consensuale. In caso di mancato raggiungimento di un accordo, potrà procedere con la separazione giudiziale.
Resto a disposizione in caso di ulteriori necessità e/o chiarimenti ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba

Gentile Davide,
bisognerà innanzitutto procedere con la separazione.
È necessario sottolineare che l’effetto più incisivo dell'entrata in vigore del c.d. “divorzio breve” è che il periodo intercorrente dalla separazione personale affinché si possa chiedere il divorzio non è più di tre anni dalla comparizione dei coniugi davanti al Presidente del Tribunale per il giudizio di separazione, ma di dodici mesi. Il termine, poi, scende a sei mesi nel caso di separazione consensuale e in tal caso decorre dalla comparizione dei coniugi avanti al Presidente dove viene firmato il verbale di separazione che verrà omologato dal Tribunale.
Nel caso in cui vi sia comunione dei beni tra i coniugi, essa si scioglierà nel momento in cui, in sede di udienza presidenziale, il Presidente del Tribunale li autorizzerà a vivere separati, o dalla data di sottoscrizione del verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato. Prima che intervenisse la novella, invece, la comunione legale si scioglieva soltanto con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione, che poteva intervenire anche molto tempo dopo che i coniugi vivevano separati, con l’anomala conseguenza che tutti i beni acquisiti dai coniugi continuavano a ricadere in comunione pur essendo venuta meno la loro convivenza ed essendosi quindi distinte le posizioni personali anche in ordine alla gestione della propria esistenza.
Lo Studio è a Sua disposizione per valutare insieme a Lei i termini della Sua separazione e successivo divorzio.

Buongiorno, è necessario separarsi prima di procedere con il procedimento di divorzio. La separazione potrà essere consensuale o giudiziale. Per decidere quale iniziativa assumere dovrebbe fornire qualche elemento in più.
Restando a Sua disposizione per qualsivoglia chiarimento, saluto cordialmente.
Avv. Rita Musella

Egr. Sig. Buttò,

penso che la questione si possa risolvere anche tramite una mediazione familiare. I costi della mia assistenza saranno indicati nella scrittura di mandato professionale, sia che si tratti di negoziazione assistita che di procedura giudiziale. In caso si rendesse necessaria la separazione giudiziale la fase iniziale viene già pagata in parte con il fondo spese.

Resto a disposizione e porgo saluti cordiali.
Avv. Giovanni Bonomo

Gentilissimo Davide,
deve rivolgersi quanto prima ad un Avvocato che esercita nell'ambito del Diritto di Famiglia ed avviare la pratica di separazione, preferibilmente consensuale.
In tal caso, dopo 6 mesi dalla data di udienza presidenziale, potra' avviare la pratica di divorzio.
A Sua completa disposizione per assistenza.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini

per procedere con il divorzio bisogna prima essere separati legalmente.

Buongiorno,
Mi sembra evidente che ormai siete sul punto di separarvi.... Prima di uscire di casa, le consiglio di avviare le pratiche per la separazione.
Le comunico la mia disponibilità.
Cordiali saluti
Avv Michela parzani

Lo richieda, ma ovviamente dovrà prima avviare la pratica di separazione.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Cagliari

Buongiorno signor Davide,
se per lei é diventata intollerabile la convivenza con sua moglie deve chiedere la separazione, consiglio di richiedere a sua moglie, anche tramite legale, di addivenire ad una separazione consensuale e una volta ottenuta la separazione consensuale o giudiziale attende tre o sei mesi per procedere con il divorzio.
Cordiali saluti.
Avv. Emanuela Costa
Venezia