Come si possono contestare le dimissioni forzate dall'ospedale?
Buongiorno,
ho un fratello di 40 anni ricoverato dal 4 agosto in ospedale con malattia degenerativa, che ha da poco iniziato radioterapia giornaliera. Da oltre una settimana l'assistente sanitaria e i medici curanti dicono che vogliono dimetterlo perche' la struttura non puo'/vuole continuare a pagare il suo ricovero: insistono che mia mamma se ne occupi logisticamente ed economicamente.
La condizione sia mentale che motoria di mio fratello si puo' descrivere come non autosufficiente, anche se il ricorso per amministratore di sostegno non e' ancora stato fatto (in realta' per mancanza d'informazioni e tempo da parte di tutti noi - i medici stessi si riferiscono a mia madre, non a mio fratello).
Madre e fratello risiedono a circa 40 km dalla città dove è ricoverato (e l'unico posto dove puo' conseguire la radioterapia), in abitazioni diverse, lui in bilocale su due piani, lei in appartamento al terzo terzo piano e senza ascensore. Lei lavora.
Inutile dire che se dimesso, mio fratello non avrebbe piu' modo di continuare la terapia, con conseguente decesso precoce. E' molto probabile che solo uscire dall'ospedale gli causerebbe un aggravamento, come era gia' successo dopo il suo primo ricovero in Giugno/Luglio (dove mia madre si è vista costretta a lasciarlo alle cure di un amico che ha gentilmente offerto il suo aiuto mentre lei lavorava).
Da quel che capisco, sono il servizio sanitario nazionale, l'ospedale di cura e i servizi socio-assistenziali della zona a dover sostenere i costi e la cura del paziente, finché c'e' bisogno, e non mia madre o chiunque altro. La sentenza della cassazione 8254/11 ha anche condannato un medico per aver dimesso un paziente che poi è morto dopo breve.
Vorrei chiedere se è possibile contestare le dimissioni legalmente, in che tempi, e con quale probabilità di successo? Prego elaborare la risposta quanto possibile.
Ringrazio.