Come evitare contro-querele in atti di denuncia, querela, esposto?
Buongiorno, vorrei porre una domanda che potrebbe essere molto utile a tante persone:
in uno scritto, in questo caso mi riferisco in particolare a atti di denuncia, esposti o querele consegnati all'autorità giudiziaria, al fine di evitare di essere denunciati o querelati per calunnia, diffamazione o altro che può ravvisarsi in ciò che è scritto nell'atto, che forme verbali è opportuno usare qualora si voglia esporre il proprio punto di vista, le proprie considerazioni o i propri sospetti? E' possibile individuare una regola generale anche e non solo nell'uso dei modi verbali, delle parole e altro relativo al linguaggio al fine di evitare contro-denuncie, contro-querele?
Faccio dei semplicissimi esempi di frasi per capire se possono andare bene o se possono essere usate per contro denunciare/querelare chi le ha scritte:
A- Tizia mi rubò la borsa io sospetto che lo abbia fatto su ordine di Caio e che i due si sono accordati il giorno prima alle mie spalle.
B- Ezio mi ha detto delle cose che penso siano contrarie alla legge e il suo comportamento lo giudico criminale, sospetto inoltre che sia daccordo con Giada e mi sembra che Ezio abbia paura di Giada e faccio tutto ciò che lei gli dice.
C- Credo che il vigile che mi fermò fosse ubriaco, l'alito gli puzzava di alcol e credo anche che avesse assunto cocaina in quanto aveva occhi arrossati ed era agitatissimo ed i suoi sintomi vengono descritti dal SERD come quelli di chi assume cocaina (e cito la fonte del serd nell'atto).
Questi sono solo alcuni banali esempi e non vorrei che la risposta fosse circoscritta a loro ma sarebbe ottimo se essa potesse appunto individuare una regola generale da osservare quando si vogliono esporre i propri sospetti, le proprie considerazioni etc. in un atto rivolto all'autorità giudiziaria.
Grazie mille!
Mirca