Salve,porgo il mio problema.
Io e il mio compagno,non sposati,vorremmo comprare casa,solo che io ho ereditato la casa di mio nonno che ho dato in affitto e attualmente mi risulta come prima casa.
Attualmente la mia situazione lavorativa non è certa,lavoro in collaborazione con mio padre sotto ditta individuale ma con pendenze e per il momento non figuro per tutelarmi da esse,perciò per il momento il mio reddito si limita solo alla casa ereditata,quindi lui per l'acquisto si accollerebbe il mutuo ,solo che col fatto che io comunque ho già una prima casa,vorrebbe anche intestare solo a lui la casa, lasciando effettivamente me senza nessuna garanzia che possa far valere in futuro.
Inoltre non è incline a darmi una sicurezza anche dal punto di vista matrimoniale,dice che prima vuole sistemarsi con la casa.
Vorrei sapere è possibile ci sia un modo per far valere i miei diritti sulla casa acquistata ,in quanto in ogni caso parteciperei a tutte le spese, in caso di futura separazione, e se anche in caso di matrimonio postumo all'acquisto,ma con separazione di beni, avrei dei diritti.
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L’unica soluzione che mi viene in mente è fare un contratto simulato davanti al notaio contestualmente al contratto di compravendita in cui tu e il tuo compagno dichiarate che in realtà siete acquirenti al 50% e non come figura sull’atto Di vendita.
Altrimenti se il notaio non ve lo fa oppure vi costa troppo ti devi conservare tutte le fatture relative ai tuoi esborsi e nell’ipotesi in cui dovesse succedere qualcosa gli dovrai fare una causa per ingiustificato arricchimento.
Gentile Sig.ra Sara,
come da Lei già annunciato essendo già intestataria di prima casa non può godere nuovamente dei benefici fiscali ove acquistasse il 50% della nuova abitazione. Inoltre Le preciso che tutte le spese sostenute nell'ambito di una convivenza more uxorio non sono ripetibili in quanto obbligazioni naturali. L'unica soluzione che posso suggerire è la stipula di una scrittura privata tra Lei e il Suo compagno che preveda l'obbligo in capo a quest'ultimo di rifondere in Suo favore la somma pari alla metà del valore della casa nell'ipotesi di cessazione della convivenza.
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Gentile Signora,
qualora l'immobile venga intestato solo al Suo compagno, Lei non avrà alcun diritto sullo stesso.
Le consiglierei di consultare un Notaio per valutare quali sarebbero per Lei i costi per acquistare comunque la casa unitamente al Suo compagno eventualmente, anche, per una percentuale inferiore al 50%.
Cordiali saluti
Lucilla Navarra
Gentile Sara,
vista la situazione che ha rappresentato sono possibili diverse soluzioni.
In primo luogo c'è da dire che, qualora all'acquisto procedesse solamente il suo compagno, Lei non potrebbe vantare nessun diritto sull'immobile. Eventualmente potrebbe avere un diritto di credito per le spese documentate che sostenesse per l'acquisto di tale immobile.
Peraltro è ben possibile che nell'atto di compravendita venga stabilito un diritto di usufrutto a Suo favore. Inoltre è sempre consigliabile predisporre una scrittura privata tra Lei il Suo compagno nella quale vengono precisate le effettive condizioni di acquisto del bene e i rispettivi obblighi.
Avv. Aldo P. Benedetti
Mi permetto di consigliarle se il suo rapporto con il patner è solido di sottoscrivere a parte una scrittura privata con la quale si precisa che prer l'acquisto contribuirà materialmente anche lei all'immobile e che per motivi fiscali non può intestarvi provvedendo alle spe ed al pagamento pro quota del mutuo
Se l'immobile viene intestato al compagno, avrà solamente un diritto di credito per le somme spese per l'acquisto della casa o sua ristrutturazione che sia in grado di dimostrare documentalmente.
La prima idea che mi suggerisce la sua situazione è quella di pretendere la costituzione del diritto di usufrutto o, almeno, di abitazione.
Chieda anche al notaio
Avv. Marco Rigoni
