certificazioni legge 104 parente a distanza superiore 1500 km
Inviata da carla. 21 feb 2019
Salve, sono un'insegnante, mia madre anziana risiede ad oltre 150 km da me.
Sono titolare di legge 104 e quando mi reco a trovarla per assisterla, come
da normativa, esibisco i titoli di viaggio.
Quando lei viene da me per quei tre giorni al mese, cosa devo esi=
bire
come documentazione?
Non mi viene accettata la autocertificazione dal mio dirigente scolastico.
grazie mille
Carla
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gentile sig.ra Carla,
l'art 3-bis. dell'art 33 della Legge 104/92 sulla disabilità grave, prevede che Il lavoratore che usufruisca dei permessi di cui al comma 3 per assistere persona in situazione di handicap grave, residente in comune situato a distanza stradale superiore a 150 chilometri rispetto a quello di residenza del lavoratore, attesti con titolo di viaggio, o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito.
Ebbene, per quanto sopra rilevato , sembra di tutta evidenza che nel caso in cui la persona in situazione di Handicap grave si trovi temporaneamente in casa del lavoratore utilizzi le medesime prove utili a comprovare la veridicità dei fatti ovvero nel caso di specie produca i documenti attestanti il raggiungimento della persona disabile presso la sua abitazione . In caso di diniego si rivolga al Provveditorato poichè trattasi di un diritto non di mera concessione all'assistenza della persona con grave disabilità .
cordialmente
Avv Francesco Colantonio
gentile sig.ra Carla,
provi a portare al direttore, un biglietto di viaggio e una dichiarazione scritta e giurata di sua madre unitamente a una propria dichiarazione che attesti che sua madre è venuta a trovarla ed è assistita temporaneamente in casa sua , magari specificando anche il periodo di tempo previsto di permanenza .
Diversamente chieda un colloquio con il Provveditorato.;L'assistenza alle persone con disabilità grave, ovvero che hanno avuto un riconosciuto alla Legge 104 , hanno un diritto all'assistenza del Disabile e hanno quindi tutto il diritto di beneficiare dei permessi riconosciuti da predetta legge; non si tratta di concessione personale del responsabile del lavoro o del datore di lavoro , ma di un diritto innegabile all'assistenza.
E' bene rammentare che i tre giorni a cui ha diritto la persona che assiste il disabile vengono presentati al datore di lavoro in base alle esigenze dell' assistito e non vengono e non possono prestabilite dal datore di lavoro ( si tratterebbe nel caso di un abuso del datore di lavoro).
cordialmente
avv Francesco Colantonio
