Cavedio di proprietà esclusiva condonato.

Inviata da Luna. 26 giu 2016

Buongiorno. Vorrei sapere quali possono essere le valide motivazioni per impugnare un condono rilasciato 10 anni fa dal comune per cambio destinazione d uso di un Cavedio di proprietà esclusiva in cucina e bagno abitabile.
Il Cavedio ha come soletta sopra un terrazzo a livello e 10 anni fa è stato condonato e reso abitabile.
Adesso ho delle infiltrazioni dal terrazzo a livello che fa da copertura.
Il terrazzo a livello che funge da copertura è in parte di proprietà condominiale e in parte proprietà esclusiva di un solo condomino.
Il condominio ha deliberato i lavori sulla parte condominiale ma il condomino della parte di proprietà esclusiva si è rifiutato e mi ha detto che vuole impugnare il condono.
Come posso fare? Sono disperata.
L amministratore mi ha detto che adesso il problema è diventato tra privati visto che il terrazzo a livello funge da copertura solo per parte del mio appartamento è nessun altro.
1) è corretto che l amministratore non abbia fatto votare i condomini anche sulla parte del terrazzo a livello di proprietà esclusiva del condomino?
2) come posso procedere adesso?
3) quali sono i motivi per impugnare un condono? Quanto tempo passa dalla sua domanda al tar e dalla risposta del tar?
4) se il tar decide di ripristinare l area abitabile in Cavedio, posso fare ricorso?
Sono davvero disperata. Grazie

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Buongiorno, mi tocca domandarLe dei chiarimenrti. Innanzitutto , cosa intende Lei per cavedio? Ho trovato questa definizione :
La chiostrina (o cavedio - oggi sinonimo della chiostrina, ma in origine individuante l'atrium o anche "pozzo luce") costituisce uno spazio, funzionale a dare aria e luce ai cosiddetti ambienti di servizio (bagni, corridoi, locali deposito, ecc.), vale a dire a tutti gli quegli ambienti non destinati ad essere abitati: essa, dunque, serve a soddisfare esigente igieniche e a garantire la salubrità degli edifici ed, in questo ambito, è di norma disciplinata dal Regolamento Edilizio che ne stabilisce l'area e l'ampiezza minima.

Ancorchè sovente la chiostrina sia ubicata all'interno di un edificio ovvero sia stata prevista nell'ambito di un'unica progettazione relativa a più edifici nulla impedisce che la chiostrina medesima costituisca un'area contornata da unità immobiliari distinte

Mi pare che nel Suo caso non si tratti di cavedio ma di mansarda sottotetto resa abitabile, sottostante un lastrico solare.
Secondo me , ma la mia è una mera opinione, il TAR non c'entra nulla.
Si tratta di una controversia tra privati e tra privati e condominio ( forse ).
Saluti cordiali
Antonio

Avv. Antonio Cesarini Avvocato a Bergamo

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