Casa donata e cointestata: come accordarsi tra le parti?
Buongiorno,
Io e il mio compagno (per ora non siamo sposati, ma prevediamo di farlo in futuro) stiamo ristrutturando un appartamento sopra quello dei miei genitori. Questo appartamento sarà da loro donato a entrambi (quindi, sia a me che sono l'unica erede, sia a lui in quanto mio fidanzato, quindi diventeremmo cointestatari della casa).
Io e lui vorremmo stipulare una scrittura privata per tutelarci da entrambi i lati. Vorremmo prevedere che, nel caso in cui ci lasciassimo:
- lui si impegnerebbe a vendermi la sua quota dell'immobile;
- io pagherei, per tale quota, un prezzo pari alle spese da lui sostenute per la ristrutturazione.
La domanda è se tale prezzo debba comprendere o meno la rivalutazione monetaria.
Es. se lui paga 100 per la ristrutturazione e poi ci lasciamo, io devo restituire 100 per avere la sua quota, oppure 100 rivalutati sulla base del valore della moneta?
Quale sarebbe la strada più corretta da seguire? ci sono dei limiti giuridici? Ad esempio leggendo l'art. 1277 c.c. mi sembra che si debba considerare solo il valore nominale, ma non capisco se è applicabile questa norma né se può essere derogata.
Grazie mille!