Buonasera,
ho un problema col proprietario della casa dove attualmente sono in affitto. L'ho avvisato a maggio 2015 che intendevo cercare casa da comprare, e ad agosto gli ho rilasciato la raccomandata per recedere il contratto a fine ottobre, dandogli solo tre mesi di preavviso "ufficiali" invece che i sei richiesti dal contratto. Purtroppo la banca dalla quale acquisto casa (in saldo stralcio) ha stabilito che dovessi effettuare l'atto notarile entro metà ottobre pena l'annullamento della compravendita, per questo non ho potuto dargli i mesi di preavviso richiesti dal contratto d'affitto. Adesso il proprietario vuole tenersi la mia caparra per coprire i tre mesi che non gli ho dato di preavviso scritto anche se verbalmente è stato avvisato a inizio maggio, può farlo? Sul contratto di locazione non si dice niente del genere. Grazie!
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Gentile Signora,
la disciplina del recesso prevede il rispetto tassativo delle tempistiche; teoricamente il proprietario potrebbe anche non reputare valido il recesso per mancato rispetto del termine. Quindi reputo che l'importante per Lei sia a questo punto liberarsi del contratto di affitto per poter accedere al nuovo acquisto senza penalità; per quanto la pratica adottata dal proprietario della casa in affitto sia una forma di autoliquidazione (tutta da discutere), direi che se vale a privilegiare la definizione dell'affitto, conviene lasciarglieli, purchè venga data conferma che il contratto di locazione sia definitivamente sciolto. A disposiozione,
Cordiali saluti
Avv. Rosa Capriotti
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2 Risposte
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Gentile signora,
circa il quesito proposto bisogna evidenziare che di solito il punto riguardante il regime della caparra nei contratti di locazione viene quasi sempre disciplinato tra le parti.Ai fini della restituzione bisogna, contestualmente, tenere conto di alcune circostanze , che l'immobile sia in buono stato,che i pagamenti dei canoni siano regolari, che gli stessi avvengano sino all'effettivo rilascio dello immobile da parte del conduttore;e' interesse precipuo di quest'ultimo rispettare la tempistica, trattandosi di recesso anticipato.
Distinti saluti
Avv.Felice Bruni - Catanzaro
Gentilissima Rosy,
salvo che dal contratto di locazione risulti un termine di preavviso diverso, per legge l'inquilino, in caso di recesso, e' tenuto a dare un preavviso di sei mesi.E' opportuno e raccomandabile dare il preavviso a mezzo raccomandata a.r.
Il proprietario pero' non puo' trattenere la cauzione imputandola ai canoni salvo che Lei sia d'accordo.La cauzione viene infatti versata all'atto della stipula del contratto a garanzia del buon stato manutentivo dell'immobile.
Quindi Le domando: se ancora non sono state consegnate le chiavi, al momento della riconsegna -in occasione della quale sarebbe opportuno redigere uno scritto e farsi accompagnare da una persona di sua fiducia che possa in futuro eventualmente testimoniare- dovreste verificare lo stato manutentivo dell'immobile e, constatato che non vi sono danni, Lei avra' diritto alla restituzione della cauzione oltre agli interessi legali.
A Sua disposizione per assistenza.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)