Caparra illegittimamente ritenuta
Salve, vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte, lo apprezzo davvero molto! Cerchero di esporre in breve il caso.
Un avvocato ha messo in vendita un veicolo con targhe estere, portato in Italia tanti anni fa e mai nazionalizzato ne tantomeno radiato. Dunque il veicolo non e' intestato all'avvocato, il quale pero' ha un contratto di vendita tra lui e l'ultimo proprietario (estero) da libretto di circolazione. Volendo acquistarlo, ed essendo stato da lui rassicurato che non avrei riscontrato problemi per la procedura di nazionalizzazione (visto che non e' intestatario), mi sono fidato e gli ho mandato una caparra via Paypal di 500 euro, senza mai firmare nessun contratto o documento. Quando pero' ho parlato con la motorizzazione mi hanno confermato verbalmente che non potrei nazionalizzare il veicolo appunto per il motivo di sopra. Lo potrebbe nazionalizzare tranquillamente lui, ma non altre persone. Nonostante glielo avessi ripetuto piu volte, l'avvocato mi ha accusato di dire bugie e calunnie, e di essere un sognatore senza soldi. Credo che lo abbia fatto in mala fede visto anche che non mi ha mai detto che si e' informato lui stesso presso chi di competenza. Mi ha quindi mandato una diffida ad adempiere (a suo avviso una semplice comunicazione verbale, che in realtà pero' se l'e' inventata visto che non e' mai avvenuta), e ora, trascorse due settimane dalla scadenza di questa, sono riuscito finalmente ad avere una comunicazione scritta via email dalla motorizzazione sull'impossibilita della nazionalizzazione (fino ad ora purtroppo mi hanno sempre risposto con messaggi automatici asserendo che vista la crisi del covid non possono rispondere alle email, strano ma vero) che ho prontamente inoltrato all'avvocato con le orecchie da mercante, come dimostrazione di quanto da me affermato in precedenza piu e piu volte. La risposta a questo punto e' stata: "Ricevuto. Non so cosa dirti. Il contratto di vendita si è risolto e la caparra è stata legittimamente ritenuta.".
Vi chiedo:
1. Va bene parlare di contratto, nonostante non abbia io mai firmato nulla? L'invio della caparra sottointende automaticamente la stipula di un contratto di compravendita? Forse si riferisce a questo?
2. Secondo lui la caparra e' stata ritenuta legittimamente, vista la diffida ad adempiere scaduta e me come inadempiente visto che mi sono tirato indietro (cosa me ne faccio di un mezzo con targhe estere che non posso nazionalizzare?), ma se lui mi ha assicurato sia verbalmente che per iscritto che potevo nazionalizzarlo senza problemi, cosa non vera secondo la motorizzazione, non sarebbe da considerare l'avvocato come inadempiente e/o il "contratto" illegittimo proprio perche e' stata dichiarata una cosa falsa?
3. C'e' un modo per ricevere indietro la caparra (scusatemi ma conoscete bene le implicazioni!) senza denunce/dovergli fare causa/mettere un'avvocato contro un altro e cose simili? Magari semplicemente inoltrandogli (io o magari uno di voi o un vostro collega) il testo di qualche articolo legale cosi da fargli capire con chi ha a che fare e fargli perdere immediatamente le speranze per poter trattenere la caparra?
Ho infatti l'impressione che l'avvocato se la stia giocando sulla mia ignoranza in materia di legge, ed e' sicuro di poterla fare franca trattenendo la caparra.
Ci tengo a specificare che mi ha gia scritto in precedenza "Se non ti va bene fai pure causa, non ho problemi." cosa che a me non va assolutamente anche perche non credo sia strettamente necessario. Pretendo solo di ricevere indietro la caparra che credo mi spetti di diritto visto quello che chiamerei volentieri 'truffa' se solo non si trattasse di un avvocato.. Ho inoltre letto che se l'inadempiente e' il venditore, il compratore ha diritto a ricevere il doppio della caparra versatagli, ma anche questo non mi interessa, soprattutto perche credo che per questo dovrei intraprendere le vie legali.
Grazie mille per il vostro tempo, spero davvero tanto che mi possiate aiutare! Buona vita! Ah, e grazie ancora!! :)