cambio destinazione d'uso omissioni da parte del comune
vorrei denunciare il comune per omissioni in atto d'ufficio ma ho paura di fare un buco nell'acqua, spiego le mie motivazioni sperando che qualcuno possa aiutarmi. circa tre anni fa il mio vicino di casa ha trasformato il suo immobile da residenziale ad attività commerciale dove ha anche collegato una pompa di calore che la usa per riscaldare e raffreddare il salone di bellezza che ha aperto. la pompa di calore è stata montata nello spazio di tre metri che sta tra le nostre case, mi rivolsi al sindaco subito che intervenne cercando di convincere bonariamente il vicino a spostare il suddetto macchinario cosa che non ha mai voluto fare. nel frattempo io sono andato in tribunale ricorrendo all'art 844 ma non avendo portato una perizia fonometrica il giudice ha ritenuto opportuno darmi torto in quanto a suo avviso mancava la prova certa e non ha voluto nominare un ctu. a proposito di perizia fonometrica spulciando su internet ho scoperto che nel cambio di destinazione d'uso da residenziale a commerciale il comune dovrebbe pretenderla oppure può accettare un autocertificazione ma nel momento in cui il vicino dovesse lamentarsi del rumore è tenuto a pretendere quella perizia fonometrica che era stata sostituita da un autocertificazione ebbene il comune non solo non l'ha pretesa ma addirittura ha inibito l'arpac che era pronta a venire a fare i rilievi se il comune avesse autorizzato sostenendo che l'intervento dell'arpac non si riteneva necessario in quanto era un problema di natura privatistica. avevo fatto un esposto al comune dove mettevo in evidenza che la nostra famiglia era sottoposta continuatamente di giorno e a volte anche di notte al rumore di tale macchinario e per conoscenza lo avevo spedito ai carabinieri all'asl e all'arpac, a tale esposto il comune non mi ha mai risposto direttamente ha risposto solo all'arpac che si proponeva ad intervenire ma per farlo aveva bisogno del consenso del comune cosa cui il comune non ha mai consentito mettendo nero su bianco le motivazioni cui facevo riferimento. quindi il comune secondo me ha commesso due tipi di omissioni, il primo che non mi ha mai dato una risposta, il secondo che non ha mai preteso una perizia fonometrica dal vicino nonostante io mi fossi lamentato del rumore. sono tre anni che subiamo dai 60 ai 70 db a una distanza di 2,30 mt dalle finestre oltre al vento freddo o caldo a secondo della stagione davanti al portone e nessuno ha mai fatto una sola volta una verifica nonostante abbia coinvolto tutte le istituzioni possibili. quello che vorrei che qualcuno mi spiegasse è se ci sono gli estremi certi e chiari per il reato di omissione oppure rischio di perdere un'altra causa. accetto qualsiasi consiglio in merito, grazie