Assegnazione mansioni superiori+valutazione comportamento aziendale fraudolento

Sono un dipendente di Poste Italiane spa, con la mansione di direttore livello B.
A marzo 2020, l'ufficio postale in cui sono assegnato, a causa della pandemia è stato chiuso ed io sono stato distaccato per lo più in un ufficio a pochi km dal mio, con mansioni di operatore di sportello ( mansione inferiore alla mia posizione) ed in altri uffici limitrofi sempre come operatore di sportello.
Dal 30 dicembre 2020, vengo distaccato in un altro ufficio, con funzioni di direttore Quadro di secondo livello, A2 (l'art. 21 del ccnl allegato, definisce Quadri, quei lavoratori che pur non appartenendo alla categoria dei dirigenti, rivestono un ruolo centrale e svolgono con carattere continuativo funzioni di rilevata importanza.
I requisiti di appartenenza alla categoria sono individuati nella declaratoria del livello A, di cui all'art 20 del contratto allegato. ) per ricoprire questo incarico è necessario inoltre avere delle specifiche abilitazioni, il cluster A2 prevede che l'ufficio abbia 3 o più unità.
Il direttore di quell'ufficio era prossimo al pensionamento e dal 2 gennaio non avrebbe più prestato servizio.
Il 30 dicembre faccio il passaggio di consegna con il direttore uscente e ricopro il ruolo sino al giorno 10/02/2021, data in cui viene assegnata con provvedimento una collega di livello A2
Dal giorno successivo, 11/02/2021 sino al 21/04/2021 vengo distaccato in vari uffici, per svolgere la mansione di operatore di sportello.
Dal 22 aprile 2021 vengo distaccato in uffico di cluster A2, per sostituire temporaneamente la collega direttrice, che era stata prima assente per maternità, poi rientrata e successivamente assente.
Non sono riuscito a capire la sua assenza a che titolo era dovuta.
A fine maggio però l'azienda, nello specifico il responsabile gestione operativa e responsabile risorse umane insieme alla direttrice di filiale mi propongono di ricoprire, per un periodo più lungo, il ruolo di Direttore standard A2 in questo ufficio, dicendomi che credono nelle mie potenzialità e ritengono sia l'uomo giusto al posto giusto, considerata la complessità dell'ufficio.
Mi suggeriscono di inviare una richiesta di proposizione reggenza per l'ufficio, come se fossi io ad averne bisogno, ma io, fiutato l'inganno, scrivo una lettera di sola disponibilità.
Ho dato disponibilità ma non ho richiesto il distacco presso quell'ufficio.
Sono stato successivamente assegnato in quell'ufficio per esigenza e volontà aziendale.
Il 9 giugno 2021 ricevo provvedimento di assegnazione provvisoria e non di distacco, da Risorse Umane Regionali presso quell'ufficio.
A settembre ricevo la proroga sino a novembre 2021 e successivamente sino al 31/12/2021, quest'ultima firmata per accettazione.
Ad ottobre ricevo un controllo interno per Audit completo.
Il team di Audit non riusciva a capire com'era possibile che un direttore di livello B si trovasse per così tanto tempo in un ufficio di livello A2 che necessita di specifiche competenze. ( che sulla carta non avevo )
Nonostante le loro preoccupazioni, si complimentano con me per il buon lavoro eseguito, la valutazione dell'audit infatti è più che positiva.
Valutazione che attesta le mie capacità e competenze.
Nel frattempo a metà novembre ricevo tramite email, provvedimento di annullo proroga,con il quale mi viene comunicata la riapertura del mio ufficio di assegnazione, chiuso per Covid da 18 mesi, in data 29/11/2021
Ho fatto il passaggio di consegne il 30 novembre e mi sono recato il giorno 31/11/2021 nel mio ufficio.
Come se non bastasse però, il giorno 09/12/2021 sono stato ricontattato dall'azienda per andare a ricoprire nuovamente il ruolo di Direttore A2, dal 10/12/2021 al 11/01/2022, in quello stesso ufficio, a seguito di positività al Covid del collega con cui ho fatto il passaggio chiavi.

Rimango in attesa di cortese riscontro,
Per capire se ci sono I presupposti e iniziare causa per richiedere quanto dovuto con interessi.
Grazie in anticipo.