Aborto interno
Salve, sono andata in pronto soccorso il 24 settembre per piccole perdite di sangue. Ero incinta di 4 mesi, precisamente alla 16° settimana.
Ero codice verde, ho atteso quasi 4 ore prima di essere presa in carico, prima di me non c'era nessun'altra urgenza, non c'era nessuno.
Ho dei sensi di colpa di essere andata, solo che pensavo fosse meglio avendo avuto nella precedente gravidanza una minaccia di parto prematuro. Quindi sono andata incontro però ad una situazione spiacevolissima e dolorosissima per me.
Dopo 4 ore, circa, la ginecologa mi accolse e mi visitò, le perdite di sangue erano presumibilmente ricondotte a delle rotture dei capillari, avendo avuto un rapporto la sera precedente.
La dottoressa decise comunque di farmi l'immunoprofilassi anti D (senza ripetermi il test di coombs) l'ultimo l'avevo fatto il 4 agosto!
La visita è durata circa mezz'ora. Appunto il 24 settembre. Non c'era una minaccia di aborto, nè un distacco della placenta, erano perdite presunte dalla rottura di questi capillari, e mi ha fatto questa trasfusione a 16 settimane.
Il 6 ottobre, "grazie" ad una visita ostetrica i consultorio, si accorsero che la bimba non aveva più battito. Era morta dentro di me. M'indirizzarono all'ospedale e lì fecero un'altra ecografia per confermare il decesso.
Sarei stata alla 18° settimana. Si stabilì che la bambina era morta da 2 settimane.
Quindi subito dopo quella puntura, presumo.
Mi sono accorta che la dottoressa che mi prese in carico scrisse sul foglio che mi prese in carico dopo 2-3 minuti. Invece quel giorno aspettai quasi 4 ore (non so se è rilevante o meno) so solo che mi è stata fatta una puntura senza aver valutato tutto con più cautela. Mia figlia intanto è morta.
Ora sto attendendo gli esami che hanno fatto sul liquido amniotico e l'esame istologico.
Dovrei denunciare l'orario falso che scrisse la dottoressa ? Grazie .