Verso un nuovo decreto sicurezza

Uno dei principali temi di cui si occuperà il decreto sicurezza è quello dell'immigrazione.

3 AGO 2018 · Tempo di lettura: min.
Verso un nuovo decreto sicurezza

Mafia, immigrazione e rimpatri sono fra i temi principali che potrebbe contenere il decreto sicurezza annunciato da Matteo Salvini.

Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha annunciato che, prima della fine dell'estate, verrà emanato un nuovo decreto sicurezza. Queste dichiarazioni sono state rilasciate durante le audizioni alle Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato. L'obiettivo di questo testo, secondo il ministro, sarà quello di "mettere a sistema alcune iniziative che adesso sono un po' disordinate".

In realtà, secondo alcuni, i decreti potrebbero essere addirittura due, riguardanti diversi temi inerenti alla sicurezza. Questi testi, secondo il ministro degli Interni, infatti, conterranno norme che regoleranno una vasta gamma di settori, fra cui lotta alla mafia, sicurezza nelle città e immigrazione. Questi decreti prevedono un lavoro congiunto di più ministeri, da quello degli Interni a quello della Giustizia, dal Ministero dell'Economia e delle Finanze a quello degli Esteri.

Il cavallo di battaglia del ministro leghista, anche in questo caso, è ancora una volta l'immigrazione. Uno dei principali temi di cui si occuperà il decreto sicurezza, infatti, è quello dell'accoglienza. Su Twitter, il ministro ha affermato: "Sto lavorando a un Decreto Sicurezza che permetterà anche di bloccare domanda di asilo a chi commette reati, perché oggi la legge, eccetto che in alcuni casi, consente a delinquenti stranieri di continuare a chiedere e ricevere 'protezione' a spese degli italiani. #tolleranzazero". Oltre alla revoca del diritto d'asilo per quegli immigrati richiedenti che hanno commesso reati, questa riforma dovrebbe prevedere anche la riduzione della protezione umanitaria, introdotta dal governo Prodi nel '98.

La protezione umanitaria viene concessa a quei migranti che non possono richiedere altri tipi di protezione, come quello di status di rifugiato, ma che, per altre ragioni serie e gravi di carattere umanitario, hanno diritto comunque a una tutela da parte dello stato italiano. Questa forma di protezione ha una durata di due anni e può essere poi rinnovata.

Sempre nel settore dell'immigrazione, inoltre, Salvini punta ad avere un Centro permanente per il rimpatrio (Cpr) in ogni regione anche se, nel frattempo, sarà necessario stabilire nuovi accordi per i rimpatri con i paesi di origine e convincere le città e le regioni a ospitare questi centri. Il ministro degli Interni del precedente governo, Marco Minniti, ne aveva predisposto l'apertura, ma era riuscito a metterne in funzione solamente sei. Il nuovo decreto sicurezza, inoltre, dovrebbe prevedere maggiori assunzioni del personale che valuta le domande d'asilo, con circa 170 unità in più. Nuove assunzioni sono previste anche per le forze dell'ordine con la possibilità di aggiungere 2200 immissioni in ruolo nella polizia entro febbraio.

Fra gli altri temi che potrebbero essere presenti nel decreto sicurezza, che probabilmente slitterà a settembre, troviamo quello della lotta alla mafia, con norme riguardanti soprattutto l'utilizzo dei beni confiscati. A livello cittadino, invece, il decreto potrebbe contenere nuove misure sull'occupazione abusiva degli stabili, per cui Salvini ha annunciato nuovi incontri con i sindaci delle varie città per discutere di questa problematica.

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