SCUOLE NEL PERIODO DEL COVID-19. VA PAGATA O MENO LA RETTA?

CORONAVIRUS E SCUOLA . 'attività didattica si fonda su un rapporto a prestazioni corrispettive, qualora l'attività sia totalmente interrotta non è dovuta la retta, mentre se risultasse modif

17 APR 2020 · Tempo di lettura: min.
SCUOLE NEL PERIODO DEL COVID-19. VA PAGATA O MENO LA RETTA?

Un nuovo motivo di contrasto che è stato più volte segnalato nel corso di queste settimane da utenti e clienti, si rinviene nella richiesta di pagamento della retta scolastica da parte degli istituti.

Le rispettive posizioni possono essere così sintetizzate: la scuola ritiene dovuta la retta per tutto l'anno scolastico e quindi anche nel periodo di vigenza delle restrizioni che hanno impedito agli alunni di frequentare gli istituti anche in considerazione della possibilità di didattica a distanza; di converso i genitori ritengono non dovuta alcuna cifra, considerata la permanenza dei ragazzi a casa e l'attività didattica assente o ridotta al minimo nel caso di studio eseguito con strumenti elettronici.

Come in tutti i contenziosi sorti in questo periodo particolare di emergenza sanitaria vanno tenuti presenti e contemperati i rispettivi interessi delle parti. Il punto è stabilire se l'attività di insegnamento è stata totalmente interrotta come è accaduto per i bambini più piccoli, dove non è ravvisabile in concreto una operatività della scuola ed in questo caso è giusto considerare non dovuto alcun corrispettivo; ovvero se la didattica è proseguita a distanza, anche se in modalità ridotta, con le modalità imposte dal Ministero.

In quest'ultima ipotesi, stante l'esigenza di completare il percorso di insegnamento nell'età della scuola dell'obbligo e, considerata la particolare situazione che la società sta attraversando, il pagamento della retta non può essere escluso e tutt'al più va riparametrato escludendo i servizi che certamente non sono forniti come mensa e attività post-scolastica.

In conclusione, considerato che l'attività didattica si fonda su un rapporto a prestazioni corrispettive, qualora l'attività sia totalmente interrotta non è dovuta la retta, mentre se risultasse modificata per rispettare le restrizioni imposte dal Governo, la retta andrebbe corrisposta, al massimo rimodulandola per i servizi non garantiti.

E' sempre consigliato il buon senso al fine di evitare inutili contenziosi.

Scritto da

Studio Legale C&P Legal

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