Reperibilità per il lavoratore in malattia

Allontanamento dall'abitazione giustificabile solo se tempestivamente comunicato agli organi di controllo

14 MAR 2016 · Tempo di lettura: min.
Reperibilità per il lavoratore in malattia

È pacifico il fatto che sul lavoratore in malattia grava l'obbligo della reperibilità durante gli orari fissati dalla legge, al fine di consentire la visita fiscale del medico dell'Inps.

È bene precisare il fatto che, nel caso in cui il lavoratore in malattia debba assentarsi e allontanarsi da casa per un motivo urgente, deve darne previa comunicazione al datore di lavoro e agli organi di controllo dell'Inps stesso. Tale comunicazione è necessaria per non risultare "assenti ingiustificati". Solo in caso di gravi motivi – che, comunque, vanno dimostrati – ci si può assentare senza neanche fornire la predetta comunicazione.

La Cassazione, in una recente Sentenza (n. 3294 del 19 febbraio 2016), precisa che

"Il lavoratore si considera "assente" non solo quando non è presente presso l'abitazione, ma anche quando, in qualsiasi modo, impedisca la visita di controllo. Si pensi al caso in cui il nome del malato non sia presente sul citofono; all'ipotesi in cui il citofono stesso sia rotto e nessuno risponda; al caso in cui venga addotta una patologia auditiva che ha impedito di sentire il campanello, ecc. In tutti questi casi, il lavoratore si considera comunque assente ingiustificato."

La sentenza rileva in quanto afferma alcuni principi-chiave in materia di visita fiscale per malattia e conseguente obbligo di reperibilità:

a) al lavoratore è consentito assentarsi da casa durante gli orari in cui dovrebbe invece essere reperibile, ma solo per motivi urgenti e indifferibili (cosiddetto "giustificato motivo");

b) anche quando sussistono detti motivi urgenti e indifferibili, tuttavia, l'assenza dalla abitazione durante gli orari di reperibilità va prima comunicata al datore di lavoro e all'Inps;

c) solo in casi estremamente gravi l'assenza può essere comunicata a posteriori. Il lavoratore deve quindi dimostrare l'impossibilità di avvisare il datore di lavoro e l'Inps della repentina uscita di casa.

Scritto da

Studio legale Giaccardi-Laurino

Lascia un commento

ultimi articoli su diritto del lavoro