Proposta per il ripristino del servizio militare (volontario)

Cosa prevede l’ultima versione di questa proposta di legge?

16 APR 2019 · Tempo di lettura: min.
Proposta per il ripristino del servizio militare (volontario)

La "mini naja" introdurrebbe, in via sperimentale, un percorso educativo presso le Forze Armate con la possibilità di ricevere in cambio un massimo di 12 crediti formativi.

La proposta di legge n. 1012-A, approvata qualche settimana fa nella Camera dei Deputati, prevede l’introduzione della cosiddetta “mini naja”, una sorta di servizio militare della durata di 6 mesi. Si tratterebbe di un percorso formativo ed educativo volontario e sperimentale. Non sarà obbligatorio, infatti, ma i ragazzi tra i 18 e i 22 anni potranno scegliere di farlo come parte della propria formazione e/o per ricevere in cambio crediti formativi universitari.

Attualmente, la proposta dovrà essere studiata al Senato prima della sua eventuale approvazione. Cosa prevede l’ultima versione di questo testo?

Secondo i suoi sostenitori, la mini naja non sarebbe altro che un percorso educativo che permetterebbe di “ridurre la distanza fra giovani e istituzioni, mediante la promozione di forme innovative di apprendimento in stretto raccordo con l'ambito militare, nonché di accrescere nei soggetti destinatari il senso di appartenenza alle istituzioni della Repubblica, promuovendo una cittadinanza attiva”.

Questo progetto dovrebbe avere la durata di sei mesi e non prevedere alcuna retribuzione. Potrebbe servire anche a chi si iscrive all’Università visto che al termine del percorso potrà ottenere un massimo di 12 crediti fornitivi. Potranno partecipare i cittadini italiani compresi tra diciotto e ventidue anni che dovranno presentare anche questi requisiti:

  • godimento dei diritti civili e politici;
  • assenza di condanne per delitti non colposi e di procedimenti penali in atto per delitti non colposi;
  • non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall'impiego presso una pubblica amministrazione o licenziati dallo stesso a seguito di procedimento disciplinare;
  • possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
  • non aver tenuto nei confronti delle istituzioni politiche dello Stato comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione e alle esigenze di sicurezza nazionale; non essere in servizio quali volontari nelle Forze armate.

Per quanto riguarda la modalità di svolgimento, invece, attualmente il testo propone tre direttrici:

  • corsi di studio svolti con modalità telematiche;
  • periodi di permanenza presso le strutture formative, operative e addestrative delle Forze armate e dell'Arma dei carabinieri;
  • forme di apprendimento pratico.

Per quanto riguarda i luoghi in cui avverrà questa sperimentazione, il testo sancisce che “Il Capo di stato maggiore della difesa, esaminato lo studio presentato dal Presidente del Centro alti studi per la difesa ai sensi dell'articolo 2, sentiti i Capi di stato maggiore di Forza armata e il Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, individua le strutture operative, formative e addestrative, comprese le scuole e le accademie militari dell'Amministrazione della difesa, equamente distribuite sull'intero territorio nazionale […]”.

Visto che attualmente la proposta di legge propone la mini naja come percorso sperimentale, il testo specifica anche che “Al termine dello svolgimento del progetto sperimentale, il Governo presenta alle Camere una relazione sui risultati conseguiti e sulla possibilità di svolgere, in via permanente, percorsi formativi aventi le medesime finalità della presente legge”.

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