Pronta la bozza del Decreto Sicurezza

Il tema della sicurezza è uno dei cavalli di battaglia del nuovo governo.

2 OTT 2018 · Tempo di lettura: min.
Pronta la bozza del Decreto Sicurezza

Quali sono le principali novità contenute nella bozza del Decreto Sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri?

Il 24 settembre scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato la bozza del Decreto Sicurezza, intitolato "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa". Il governo, infatti, secondo l'articolo 77 della Costituzione italiana può emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria in casi straordinari di necessità e di urgenza.

Il tema della sicurezza, come sappiamo, è uno dei cavalli di battaglia del nuovo governo e, per questo, la bozza del Decreto Sicurezza riguarda principalmente l'immigrazione, il terrorismo e i beni espropriati alla mafia.

Quali dovrebbero essere le principali novità introdotte dal Decreto Sicurezza?

Immigrazione: il testo del decreto inizia con il tema dell'immigrazione. Il permesso di soggiorno per motivi umanitari, come già anticipato, viene praticamente sostituito dai permessi per cure mediche o per meriti civili. "La protezione umanitaria viene normata con sei fattispecie specifiche, non ci sarà più la libera interpretazione del singolo", ha affermato Matteo Salvini. In più, aumenta il numero di reati per cui un migrante può perdere lo status di rifugiato. Viene incrementato anche il numero di giorni che è possibile passare nei Centri di permanenza per il rimpatrio che sale a 180.

Lotta al terrorismo: dopo gli attacchi terroristici degli ultimi anni, l'articolo 19 del testo, prevede misure in materia di contratto di noleggio di autoveicoli per finalità di prevenzione del terrorismo, obbligando gli esercenti a comunicare al Centro elaborazione dati, i dati identificativi riportati nel documento di identità esibito dal soggetto che richiede il noleggio di un autoveicolo.

L'articolo 22, inoltre, estende l'ambito di applicazione del cosiddetto DASPO (divieto di accesso agli impianti sportivi) a tutti quegli individui che sono sospetti di atti preparatori, obiettivamente rilevanti, diretti a sovvertire l'ordinamento dello Stato e con finalità di terrorismo anche internazionale.

Lotta alla mafia: la bozza del decreto sicurezza introduce nuove misure per la lotta alle organizzazioni criminali. L'articolo 30 sancisce che, qualora dalla relazione del prefetto emergano, riguardo ad uno o più settori amministrativi, situazioni anomale o comunque sintomatiche di condotte illecite o di eventi criminali tali da determinare un'alterazione delle procedure e da compromettere il buon andamento e l'imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali, nonché il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati, è prevista la nomina di un Commissario straordinario.

In più, sul fronte della lotta alle organizzazioni mafiose, il testo introduce alcune misure per migliorare la funzionalità dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Sicurezza: l'articolo 21 del decreto sicurezza introduce la sperimentazione di armi ad impulsi elettrici da parte delle Polizie municipali (i cosiddetti taser): "i Comuni con popolazione superiore ai centomila abitanti possono dotare di armi comuni ad impulso elettrico, quale dotazione di reparto, in via sperimentale, per il periodo di sei mesi". L'articoli 32, inoltre, prevede la modifica dell'articolo 633 del Codice penale per inasprire le pene nei confronti dei promotori e organizzatori dell'invasione di terreni o edifici.

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