​Matrimonio gay: un dibattito ancora aperto

Cos'è il matrimonio civile? Perché nel nostro paese il matrimonio civile gay non è ancora possibile? Se l'Irlanda e la Spagna hanno aperto la via l'Italia potrebbe essere la prossima?

25 MAG 2015 · Tempo di lettura: min.
​Matrimonio gay: un dibattito ancora aperto

Il Matrimonio Gay è una delle questioni che divide il paese, un dibattito che è ben lungi dall'essere finito e sul quale l'ultimo aggiornamento di legge è stato la Sentenza nº138 del 2010 della Corte Costituzionale, una sentenza che non ha risolto la questione ma che ha sollevato importanti osservazioni che hanno a che fare con la legge e con il concetto di famiglia.

Sebbene si pensi che l'impedimento alla legalizzazione sia costituito dalla forte presenza cattolica nella popolazione ci sono già due esempi in Europa di paesi a forte maggioranza cattolica dove l'istituto del matrimonio omosessuale è riconosciuto: Spagna e Irlanda.

Se la Corte Costituzionale rimanda al Parlamento il Diritto di legiferare sulla questione, solleva nel commento alla sentenza una serie di osservazioni importanti, che alla luce dei recenti avvenimenti del referendum che ha detto si al matrimonio gay in Irlanda, divengono ancora più attuali:

  1. La tradizione ultramillernaria del matrimonio eterosessuale, stabile ma non impossibile da cambiare
  2. Il riconoscimento della Carta di Nizza e della Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo che garantiscono a tutti i cittadini il diritto di sposarsi e costituire una famiglia, a non essere discriminati, collocando questi diritti come fondamentali dell'Unione Europea
  3. L'impossibilità di considerare il matrimonio civile solo come "luogo della procreazione"

La tradizione giuridica

Il primo punto appare puramente tradizionale, è la stessa Corte a dirlo, la norma vigente oggi e tutto l'ordinamento giuridico che ne deriva si riferisce al matrimonio fra persone di sesso diverso, dovuto a una ultramillenaria tradizione legata al concetto di matrimonio.

Ma, come viene specificato nella motivazione alla sentenza, la Costituzione, qualora la politica lo decida, può adattarsi ai nuovi concetti di famiglia per andare in contro al superamento del modello di famiglia tradizionale ed ammettere un'evoluzione della cultura e della civiltà.

Il referendum appena passato in Irlanda apre sicuramente la via al cambiamento della tradizione. È un fatto noto che sino al 1993 l'omosessualità fosse un reato nella verde e cattolicissima Irlanda, mentre oggi, per via referendaria si è deciso che il matrimonio gay doveva essere legale, ribaltando la teoria sull'attaccamento alla tradizione ed sul volere del popolo cattolico.

Quali diritti?

Il secondo punto, riguarda i diritti fondamentali sanciti dall'Unione Europea, che si scontrano con la sovranità statale e quello del singolo popolo a legiferare sul suo territorio nazionale. Un punto non facile da superare. Ogni Stato ha infatti il Diritto di decidere le sue leggi qualora non ledano la dignità ed i diritti fondamentali dell'Uomo.

I contrari alla recezione della norma sulla discriminazione sostengono che per tutelare i diritti di eredità e proprietà non è necessario il matrimonio perché è sufficiente una scrittura davanti a un notaio. Mentre coloro che sono a favore sostengono che non andrebbero mai negati dei diritti riconosciuti come fondamentali della vita dell'Uomo, dire che un omosessuale può fare una scrittura privata è come dire che un bambino mandato a lavorare in età scolare può studiare alle serali.

"Qualche mese fa mio marito ha avuto un piccolo infarto ereditario e quando sono andato dal primario mi sono presentato come marito, sono stato trattato da Dio, addirittura per avvicinarsi a lui il suo fratello che è infermiere , il dottore mi ha chiesto il permesso..... io non ho più nessuno in famiglia, ma tutto intorno a me e a noi è famiglia. Quando abbiamo festeggiato il nostro matrimonio a Firenze abbiamo festeggiato in un locale del centro aperto solo per noi, tantissimi amici, bottegai, vicini di casa con famiglie intere con nonni e nipotini, noi abitiamo in centro, c'erano i cartelli per tutta Firenze con le frecce per indicare dove era la festa"

Ci racconta Mario sposato alle Hawaii con Roby, promotore del gruppo Facebook SUPPORT GAY MARRIAGE, Anche io voglio sposarmi in Italia.

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Foto di Tiziano Caviglia, scattata in occasione della campagna #StessoAmoreStessiDiritti

Cos'è davvero il matrimonio?

La terza questione potrebbe essere la più spinosa, vista la diffidenza con cui spesso si guarda alle coppie che per scelta o per condizione non hanno figli. Come scrive il dottor Alessandro Pedrazzi, psicologo:

"la realtà è che no avere figli è accettabile ma spesso malaccetto. In una società famigliocentrica come quella italiana, poi, la famiglia classica assume un valore aggiunto che implica un disvalore per tutti coloro costruiscano realtà relazionali diverse".

Ma tornando alla sentenza nº138 del 2010 si è evidenziato come se il matrimonio fosse solo il luogo della procreazione e non l'unione di due esistenze si dovrebbero considerare nulli tutti quei matrimoni in cui sia naturalisticamente impossibile procreare o in cui i coniugi dichiarino di non desiderare figli.

L'articolo 143 dice infatti che deriva dal matrimonio l'obbligo di assistere il coniuge in maniera morale e materiale, di contribuire alla famiglia, senza specificare l'obbligo alla procreazione. Dal 1975 infatti l'impotenza non può più costituire motivo per annullare un matrimonio, almeno quanto è concesso di sposarsi anche a chi non è più in età fertile.

Una testimonianza importante arriva da un ragazzo di 32 anni, Fabio:

"Quando ho sposato mia moglie tutti si sono meravigliati perché sapevo perfettamente che aveva scarsissime possibilità di avere figli, avevamo scoperto insieme la sua malattia, solo un anno dopo che avevamo iniziato a frequentarci. Tutti pensavano che la storia sarebbe andata all'aria e invece? Siamo sposati felicemente! Lei è la mia famiglia, non cercavo una madre per i miei figli, amo la mia anima gemella. Se adotteremo o se i figli arriveranno grazie a quelle scarse possibilità che abbiamo ne sarò felice, ma il matrimonio è un'altra cosa…"

Argomentare si può e lo hanno fatto gli avvocati di CERTI DIRITTI, Associazione Radicale davanti alla Corte Costituzionale, ma sta al Parlamento fare le leggi, al popolo eleggere il Parlamento e una domanda sorge spontanea: cosa ne pensano del matrimonio gay gli italiani? Un referendum in Italia sarebbe possibile?

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Scritto da

Manuela Pirrone

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1 Commenti
  • Mario Lombardi

    Non uniamo le due cose, le coppie di fatto non possono MAI essere unite a quelle gay.... sono due cose COMPLETAMENTE DIVERSE.... per gli etero non sposarsi è una scelta per noi gay una imposizione! MATRIMONIO E SUBITO! E DOVREBBE ESSERE LA CHIESA PER PRIMA A VOLERCI SPOSARE, ALTRO CHE MENATE LAICHE! QUESTO MONDO VA PROPRIO ALLA ROVESCIA!

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