Lo Stato paga l’assegno di mantenimento all’ex coniuge

Uno dei requisiti principali è che l'ex coniuge tenuto al mantenimento sancito dall'articolo 156 del Codice Civile sia indietro con il pagamento.

18 OTT 2017 · Tempo di lettura: min.
Lo Stato paga l’assegno di mantenimento all’ex coniuge

Chi può accedere al Fondo di solidarietà a tutela del coniuge separato in stato di bisogno? Qual è la procedura per eseguire la richiesta?

Nel caso in cui l'ex non paghi l'assegno di mantenimento, l'altro coniuge può richiederlo direttamente allo Stato. È questa la novità introdotta dal Ministero della Giustizia, con una circolare del 31 agosto di quest'anno, che ha dato il via a una sperimentazione che riguarda la tutela del coniuge separato in stato di bisogno in 29 uffici giudiziari di alcune zone italiane. Questa misura, inserita nella legge di stabilità del 2016, infatti, ha regolato l'accesso al Fondo di solidarietà a tutela del coniuge separato in stato di bisogno.

I requisiti per l'assegno di mantenimento

La circolare del Ministero della Giustizia, specifica quali sono i requisiti principali per richiedere l'assegno. È legittimato a richiedere l'assegno:

"il coniuge in stato di bisogno che non è in grado di provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, oltre che dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, qualora non abbia ricevuto l'assegno determinato ai sensi dell'articolo 156 del Codice Civile per inadempienza del coniuge che vi era tenuto".

Uno dei requisiti principali, dunque, è che l'ex coniuge tenuto al mantenimento sancito dall'articolo 156 del Codice Civile sia indietro con il pagamento. Secondo requisito fondamentale, è la presenza di figli a carico minorenni o maggiorenni conviventi portatori di handicap. Sono esclusi, invece, i figli maggiorenni anche nel caso in cui non siano ancora economicamente indipendenti. Per quanto riguarda il requisito economico, infine, l'indicatore ISEE dev'essere pari o inferiore a tremila euro. Chi fa richiesta dell'assegno, inoltre, deve poter dimostrare di aver chiesto gli arretrati all'ex coniuge senza successo.

Esistono, inoltre, delle categorie che sono escluse dalla possibilità di ricevere l'assegno di mantenimento da parte dello Stato, così come specificato dalla legge e dalle circolari:

  • l'ex coniuge divorziato titolare dell'assegno ex art. 5 della legge 898/70;
  • il convivente di fatto titolare di assegno alimentare ex art. 1 comma 65 della legge 72/2016;
  • il coniuge titolare di assegno provvisorio di separazione fissato da ordinanza previdenziale ex 708 c.p.c.;
  • l'ex unito civilmente titolare di assegno di mantenimento.

Qual è il procedimento per richiedere l'assegno? Quali tribunali partecipano alla sperimentazione?

Come fare richiesta

Possono essere richiesti al Fondo di solidarietà solamente i crediti arretrati successivi all'entrata in vigore della Legge di Stabilità del 2016, quindi a partire dal 1 gennaio 2016.

Innanzitutto bisogna ricordare che si tratta di una sperimentazione attiva, per ora, solamente nei seguenti uffici giudiziari: Ancora, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, L'Aquila, Lecce, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Sassari, Taranto, Torino, Trento, Trieste e Venezia.

La richiesta dell'assegno dovrà essere eseguita attraverso il modulo predisposto dal Ministero della Giustizia. Sarà poi il Presidente del Tribunale competente a verificare i requisiti di ogni modulo e deciderà se ammettere o meno la domanda.

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