Licenza di porto d’armi: come funziona?

Secondo il Testo Unico di Pubblica sicurezza esistono diverse categorie a cui non può essere concessa la licenza di porto d'armi.

10 OTT 2018 · Tempo di lettura: min.
Licenza di porto d’armi: come funziona?

Quali sono i principali requisiti per poter richiedere la licenza di porto d'armi?

In Italia, come in molti altri paesi, per acquistare e avere un'arma è necessario aver ricevuto dalla questura la licenza di porto d'armi. Tuttavia, per poter avere questa autorizzazione, bisogna essere in possesso di determinati requisiti. Esistono diversi tipi di licenze, a seconda dell'utilizzo che si intende fare dell'arma. Le principali norme riguardante questo tema si trovano nel Testo Unico della legge di pubblica sicurezza (TULPS). Ecco quali sono le principali licenze di porto d'armi e i requisiti fondamentali.

Licenza di porto d'armi per caccia

In questo caso, la licenza per l'utilizzo della armi da caccia può essere utilizzata solamente durante i periodi in cui è aperta la stagione della caccia. La domanda per ricevere questo permesso va fatta in questura e bisogna essere già in possesso della licenza all'esercizio della caccia.

Licenza di porto d'armi per uso sportivo

Questo permesso viene rilasciato dalla questura o dalla caserma dei carabinieri e si può richiedere per attività sportive come il tiro a volo e il tiro a segno. La licenza ha una durata di sei anni.

Licenza di porto d'armi per difesa personale

Rispetto alle precedenti licenze, questo permesso viene approvato dalla prefettura anche se la richiesta si può presentare sempre presso la questura, la caserma o il commissariato a cui bisogna elencare le ragioni per cui si sta richiedendo l'autorizzazione. Questo permesso vale solamente un anno. L'arma può essere portata anche al di fuori della propria abitazione.

I principali requisiti

Naturalmente, chi entra in possesso di un'arma deve presentare una serie di requisiti. Prima di tutto, bisogna essere maggiorenni e, inoltre, bisogna avere determinate caratteristiche psico-fisiche previste dal Decreto del Ministero della Sanità del 28 aprile 1998, che devono essere confermate dagli uffici medico-­legali o dai distretti sanitari delle unità sanitarie locali o dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato. Sia per la licenza per uso di caccia e per difesa persona, ad esempio, è necessario bisogna avere requisiti visivi e uditivi, e i richiedenti non devono soffrire di disturbi mentali, di personalità o comportamentali.

Secondo il Testo Unico di Pubblica sicurezza, inoltre, esistono diverse categorie a cui non può essere concessa la licenza di porto d'armi. Secondo l'articolo 11, ad esempio, il permesso non può essere dato:

  • a chi ha riportato una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo e non ha ottenuto la riabilitazione;
  • a chi è sottoposto all'ammonizione o a misura di sicurezza personale o è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza;
  • a chi ha riportato condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro l'ordine pubblico, ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza, o per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione, o per violenza o resistenza all'autorità, e a chi non può provare la sua buona condotta.

L'articolo 43, inoltre, prevede altri requisiti che vietano il rilascio della licenza alle seguenti categorie:

  • a chi ha riportato condanna alla reclusione per delitti non colposi contro le persone commessi con violenza, ovvero per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione;
  • a chi ha riportato condanna a pena restrittiva della libertà personale per violenza o resistenza all'autorità o per delitti contro la personalità dello Stato o contro l'ordine pubblico; c) a chi ha riportato condanna per diserzione in tempo di guerra, anche se amnistiato, o per porto abusivo di armi.
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