Le principali novità introdotte con il DPCM 26 Aprile 2020

L'articolo si propone di riassumere e semplificare le norme sul contenimento del coronavirus in vigore dal 04 Maggio.

4 MAG 2020 · Ultima modifica: 5 MAG 2020 · Tempo di lettura: min.
Le principali novità introdotte con il DPCM 26 Aprile 2020

Vediamo insieme quali sono le principali modifiche introdotte con il DPCM 26 Aprile 2020, fermo restando che, per ragioni di brevità, alcune delle novità introdotte non sono state riportate. Le norme del nuovo Decreto si applicheranno dal 04 al 17 Maggio. Tuttavia, le singole Regioni, in presenza di congrue ragioni, possono emanare norme più restrittive.

Questo significa che, ad esempio, mentre la normativa nazionale consente di uscire a correre, il Presidente della Regione può vietare lo svolgimento di tali attività. Non è invece ammesso il contrario: la Regione non potrà, per esempio, decidere la riapertura degli studi di estetiste e parrucchieri, vietata invece dalla normativa nazionale.

Quali spostamenti sono consentiti?

Come prima, restano consentiti tutti quelli giustificati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. La novità è la possibilità di poter andare a trovare i "congiunti", sempre rispettando il divieto di assembramento (quindi evitando di riunire cugini, nipoti, nonni, genitori, zii), rispettando il distanziamento di almeno un metro e indossando i dispositivi di protezione.

Un primo problema è sorto dal fatto che il codice civile non dà una definizione di "congiunti", per cui si potrebbe azzardare un'interpretazione sulla base della definizione contenuta nell'art. 307 codice penale, seppure questa sia una definizione dettata ai soli fini della legge penale.

L'art. 307 identifica i congiunti negli ascendenti (cioè genitori e nonni), i discendenti (figli e figli dei figli), il coniuge, la parte di un'unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia prole (precisiamo che gli affini sono definiti dal codice civile come i parenti del coniuge: cognati, suoceri etc.).

Si può andare a correre?

Si può svolgere qualsiasi attività ludica e ricreativa all'aperto, ma solo individualmente (salvo minori e disabili che potranno naturalmente essere accompagnati dagli adulti). 

L'attività sportiva potrà essere svolta purchè si tenga la distanza di almeno due metri tra un atleta e l'altro. Mentre, per gli altri tipi di attività, sarà sufficiente la distanza di sicurezza di un metro. Gli impianti sciistici restano chiusi. Sono consentite le sessioni di allenamento, ma solo a porte chiuse, di atleti professionisti e non professionisti, di tutte le attività sportive riconosciute dal CONI (per chi interessato, l'elenco si trova sul sito ufficiale del Coni www.coni.it), sempre nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale e sul divieto di assembramento.

Le attività lavorative sospese, dovranno tenere chiusi i locali?

Rispetto alle attività sospese, sarà possibile accedere ai locali aziendali da parte del personale dipendente o dei terzi delegati, ma solo con la finalità di conservazione, manutenzione, gestione dei pagamenti, pulizia e sanificazione. Sarà inoltre possibile spedire ai terzi merci giacenti e ricevere in magazzino beni e forniture.

Tutte le attività appena descritte dovranno essere svolte previa comunicazione al Prefetto.

Si possono svolgere cerimonie?

Sono sospese le cerimonie civili e religiose, tranne i funerali, ai quali potranno comunque accedere solo i congiunti, nel numero massimo di 15 persone, sempre dotati dei dispositivi di protezione e rispettando il distanziamento sociale.

Queste le novità di maggior interesse generale. Certamente il Decreto contiene diversi punti critici, ma d'altronde non si può negare che la situazione sia piuttosto complessa e che, in questa fase, sia difficile accontentare tutti. Alcune delle norme sono di difficile interpretazione perché piuttosto generiche e, a tratti, contradditorie o di difficile applicazione pratica.Ma una cosa è certa: con questo Decreto, a torto o a ragione, si fa appello al buon senso di noi cittadini. Nella speranza che tutti andiamo avanti accompagnati dalla consapevolezza che non è il momento giusto per cercare artifici che ci consentano di aggirare la legge.

#DPCM26APRILE2020 #novitàcovid19

Scritto da

Elena Giunta

Lascia un commento

ultimi articoli su attualità