L'affido "superesclusivo" alla madre

Raramente il Giudice dispone l’affido esclusivo alla madre. La regola è oramai da tempo l'affido condiviso.

12 OTT 2015 · Tempo di lettura: min.
L'affido "superesclusivo" alla madre

Un recentissimo provvedimento definitivo del Tribunale di Milano (Sez. IX; decreto n. 1737/2015 del 08/10/2015) ha disposto l'affido superesclusivo del minore alla madre (mia assistita) con conseguente assegnazione in favore di quest'ultima della casa coniugale.

In pratica, con tale tipologia di affido, la madre prenderà anche le decisioni di maggiore interesse per il figlio (quelle relative all'istruzione, all'educazione, alla salute ed alla scelta della residenza abituale) che invece nel mero affido esclusivo spettano sempre ad entrambi i genitori.

Sono quindi riuscito ad ottenere un risultato non facile in quanto di solito viene disposto l'affido condiviso. Nel ricorso introduttivo ho dovuto spiegare molto bene i motivi in base ai quali il padre non poteva considerarsi adeguato.

Le statistiche dell'ISTAT riferiscono che nel 2012 nell'89,9% è stato deciso l'affido condiviso dei figli, contro solo l'8,8% di affido esclusivo alla madre e quindi solo l'1,3% al padre (fino al 2005 la principale tipologia di affidamento dei figli era invece quella esclusiva). I figli venivano affidati quasi sempre alle madri (nei 80,7% dei casi di separazione e nell'82,7% dei divorzi).

Scritto da

Avv. Luigi Cardillo

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