Il permesso di soggiorno per motivi familiari

Il ricongiungimento familiare ai sensi del Testo Unico sull'immigrazione e della L. 94 del 2009. Requisiti e procedura.

30 GEN 2017 · Tempo di lettura: min.
Il permesso di soggiorno per motivi familiari

Per entrare in Italia per motivi di famiglia è necessario un visto d'ingresso.

Per ottenere il visto d'ingresso lo Sportello Unico dell'immigrazione deve rilasciare un nullaosta per motivi familiari e inviarlo telematicamente agli uffici consolari. Il nullaosta al ricongiungimento familiare è rilasciato entro 180 giorni dalla richiesta.

I familiari che si possono ricongiungere sono i seguenti e l'elenco è tassativo:

- il coniuge non legalmente separato e di età non inferiore a 18 anni;

- i figli maggiorenni a carico con invalidità totale;

- i genitori a carico se non hanno altri figli nel paese d'origine;

- i genitori con più di 65 anni se gli altri figli non possono occuparsi di loro per gravi motivi di salute;

Colui che richiede il ricongiungimento deve dimostare di non avere un altro coniuge sul territorio.

Chi presenta la domanda di ricongiungimento per il proprio genitore deve produrne il certificato di matrimonio.

Il richiedente deve dimostrare la disponibilità di:

1) un alloggio conforme ai requisiti igienico - sanitari;

2) un reddito annuo non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale aumentato della metà;

3) assicurazione sanitaria per genitori con più di 65 anni.

È consentito l'ingresso, al seguito dello straniero con permesso CE per soggiornanti di lungo periodo o di un visto d'ingresso per lavoro subordinato relativo a contratto di durata non inferiore a 1 anno, o per lavoro autonomo non occasionale, per studio, motivi religiosi, dei familiari con i quali è possibile effettuare il ricongiungimento familiare, a condizione che sussistano i requisiti di disponibilità di alloggio e reddito.

Documenti necessari per la presentazione della domanda:

1) copia del permesso di soggiorno;

2) marca da bollo da 16 euro;

3) passaporto del richiedente;

4) copia del passaporto dei familiari da ricongiungere.

La documentazione comprovante il reddito va presentata al momento della convocazione presso lo sportello unico.

La documentazione richiesta per l'alloggio è:

1) copia del contratto di locazione o di proprietà;

2) certificato del Comune che attesta i requisiti d'idoneità dell'alloggio;

3) se il richiedente viene ospitato serve la dichiarazione del titolare dell'alloggio che attesta il suo consenso ad ospitare i familiari;

4) se viene indicato un alloggio diverso da quello in cui risiederà il familiare, il requisito si intende soddisfatto se viene accertata l'intenzione del richiedente di trasferirsi in quell'alloggio quando arriverà il familiare o, se non si trasferirà, deve essere provata l'intenzione di reperire un alloggio idoneo.

I documenti richiesti per provare il legame di parentela sono i seguenti:

1) il certificato di parentela tradotto, legalizzato e validato dall'autorità consolare italiana del paese di appartenenza;

2) il certificato di matrimonio del genitore se ci si ricongiunge con quest'ultimo;

3) il certificato di stato di famiglia.

Dopo aver inoltrato la domanda in via telematica il richiedente sarà convocato per la consegna dei documenti che attestano il possesso dei requisiti. Da questo momento decorrono i 180 giorni per il rilascio del nullaosta.

Se il nullaosta non viene concesso è possibile fare ricorso al Tribunale ordinario del luogo di residenza.

Al Consolato vanno presentati i documenti che attestano il legame di parentela. Una volta che il Consolato ha verificato che sia tutto in regola rilascia, entro 30 giorni dalla richiesta, il visto per il familiare per cui è stato richiesto il nullaosta.

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