Germania contro gli haters: multe per i social network

Questa legge dovrebbe entrare in vigore a settembre, dopo le elezioni del Parlamento tedesco.

10 LUG 2017 · Tempo di lettura: min.
Germania contro gli haters: multe per i social network

Il Network Enforcement Act potrà multare con una sanzione fino a 50 milioni di euro i social network che non rimuovono fake news e commenti che incitano all'odio.

Le reti sociali spesso si trasformano in un luogo in cui sfogare le proprie frustrazioni e la propria rabbia. Oltre alle solite discussioni poco cordiali, esistono anche dei veri e propri "professionisti" dell'insulto su internet, i cosiddetti "haters" (dal verbo inglese to hate, odiare). L'odio sul web si sta diffondendo tanto da creare veri e propri casi di cyberbullismo. Questa persecuzione, solitamente, si riversa su determinate categorie quali possono essere gli immigrati, le donne o gli omosessuali. Il tutto al riparo dell'anonimato che offre internet.

La Germania ha da poco approvato la cosiddetta "legge contro gli hater" (Network Enforcement Act), una normativa che punirà quei social network (Facebook, Linkedin, Twitter Youtube, ecc.) che non rimuoveranno le fake news, i commenti, gli stati diffamatori o che incitano all'odio entro 24 ore dalla pubblicazione. La sanzione sarà molto salata: potrà raggiungere i 50 milioni di euro. In quei casi in cui il reato non è del tutto certo, le reti sociali avranno sette giorni per eseguire la rimozione. Questa legge dovrebbe entrare in vigore a settembre, dopo le elezioni del Parlamento tedesco. Una misura che cerca di ridurre il fenomeno degli hater che in Germania è in costante crescita negli ultimi anni.

La legge contro gli haters arriva dopo un lungo dibattito nel Parlamento tedesco e che ha avuto come principali fautori il ministro della Giustizia tedesco, Heiko Maas, il leader della Cdu, Volker Kauder, e quello della Spd, Thomas Oppermann. Nonostante la sua approvazione, la normativa ha avuto diversi oppositori, in primis le multinazionali dei social network. Facebook, attraverso le parole di un portavoce, ha fatto sapere che, seppur condivide l'obiettivo del governo tedesco, pensa che "la migliore soluzione verrà trovata quando il governo, la società civile e le industrie del settore lavoreranno insieme e che questa legge, così come è stata approvata, non migliorerà gli sforzi profusi per affrontare questa importante questione sociale". Allo stesso tempo, il social network ha annunciato che, oltre ai 4000 lavoratori già utilizzati per questo compito, ne ha assunti altri 3000 per il controllo dei contenuti e per contrastare i commenti che incitano all'odio.

Oltre alle multinazionali, molte organizzazioni che difendono i diritti umani e la libertà di espressione sono insorti. Molti, infatti, affermano che i tempi così ristretti previsti dalla legge potrebbero portare i social network ad utilizzare la censura in maniera indiscriminata per evitare le maxi sanzioni. Allo stesso tempo, molti credono che si stia dando a imprese private la responsabilità di evitare questo genere di commenti e quindi di dargli un potere di censura troppo elevato.

Per ora bisognerà aspettare settembre per analizzare gli effetti della legge e gli eventuali problemi legati ad essa. La decisione presa dalla Germania, infatti, potrebbe portare altri stati a emanare una normativa simile per combattere gli haters.

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