Diritti del coniuge debole dopo il divorzio: un intervento di chirurgia plastica

Altro che pagare il mutuo, molte donne usano l'assegno divorzile per il ritocchino post divorzio. Superficialità? No, secondo i giudici tedeschi è solo un'iniezione di autostima,

7 FEB 2014 · Tempo di lettura: min.
Foto: Il Club delle prime mogli.

Cosa avete pensato di ottenere dopo il divorzio? Da oggi anche un intervento di chirurgia plastica.

Il divorzio è una fase molto delicata nella vita di una persona: se si arriva ad una frattura così irreparabile con il coniuge entrano in campo questioni non solo monetarie, ma anche di proprietà di immobili, di fedeltà e non ultime le considerazioni sulla vita coniugale che si è condotta e sullo stress della separazione.

La questione non è semplice e spesso si intrecciano temi legali e psicologici. Infatti da oggi una nuova prospettiva è stata aperta dalla Corte di Cassazione tedesca, una prospettiva che coinvolge anche la chirurgia estetica.

3 donne su dieci hanno speso i soldi dell'ex marito per correre dal chirurgo

Vari studi sono stati condotti sul fatto che un intervento di chirurgia estetica viene spesso richiesto dopo il divorzio. Vissuto come un'occasione per fare qualcosa per se stessi, recuperare l'autostima o vendicarsi per bisogni repressi durante il matrimonio, il cosiddetto ritocchino è sempre più di moda.

In base ad una ricerca condotta dall'Associazione Donne e Qualità della Vita su 240 donne separate, il 30% di esse ha ammesso di aver usato l'assegno divorzile per ricorrere al chirurgo estetico, una necessità vissuta come prioritaria rispetto addirittura al pagamento del mutuo o dell'affitto.

La corte di Cassazione tedesca condanna l'ex marito a pagare la chirurgia plastica

Sorprendente però è stata la sentenza della Corte di Cassazione tedesca, la quale ha imposto all'ex marito di pagare per l'ex-moglie un contributo di 1,800 euro per la chirurgia estetica post-separazione.

La ragione? La donna avrebbe avuto necessità di un'iniezione di autostima dopo lo stress per la fine del matrimonio.

Avvocati matrimonialisti, chirurghi estetici e psicologi sono coinvolti in questa nuova tendenza che potrebbe aprire fronti inaspettati in materia giurisprudenziale e che farebbe entrare “il ricorso al ritocchino" nei manuali di diritto di famiglia.

Se l'ex coniuge è già obbligato a includere nell'assegno di mantenimento una somma atta a contribuire al pagamento del mutuo di una casa in cui non abita se in essa vi vivono i figli minorenni, oggi in Germania potrebbe essere condannato a pagare anche le spese per il chirurgo plastico.

La chirurgia estetica sta diventando sempre di più un modo socialmente accettato di essere felici? O deve ancora essere considerata superflua nella maggior parte dei casi?

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Scritto da

Manuela Pirrone

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