Ddl al Senato contro le terapie riparative per omosessuali
Presentato disegno di legge contro le terapie riparative per omosessuali imposte ai minorenni.
Nonostante l'omosessualità non sia più (fortunatamente!) ritenuta una malattia da parecchi anni, alcuni psicologi non hanno approvato questa scelta e hanno incolpato una presunta "lobby gay" di voler "normalizzare" ciò che per loro è "patologico". Per questa ragione, hanno ideato delle cure per poter "guarire" l'omosessualità.
L'Italia prende posizione a riguardo, ce ne parla l'Avvocato Saveria Ricci.
È stato recentemente presentato in Senato un disegno di legge che prevede la punizione di chi faccia uso di pratiche rivolte alla conversione su soggetti minorenni.
«Chiunque, esercitando la pratica di psicologo, medico psichiatra, psicoterapeuta, terapeuta, consulente clinico, counsellor, consulente psicologico, assistente sociale, educatore o pedagogista, faccia uso su soggetti minorenni di pratiche rivolte alla conversione dell'orientamento sessuale è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro. La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle attrezzature utilizzate».
Per molti la ragione del disegno di legge sarà incomprensibile, visto che dal 1990 l'Organizzazione Mondiale della sanità escluse ufficialmente l'omosessualità dall'elenco delle malattie, affermando che si trattava invece di una variabile del comportamento umano.
Questa posizione ufficiale giungeva dopo secoli in cui gli omosessuali erano stati sempre considerati dei "deviati", puniti e torturati nei modi peggiori. Nell'età moderna, mentre i paesi più democratici abbandonavano pene e torture (che invece sopravvivono ancora in tanti regimi), si affermava una forma di repressione solo apparentemente più soft, attraverso la medicalizzazione degli omosessuali. Le terapie consistevano in somministrazioni massicce di ormoni o di potenti psicofarmaci: in entrambi i casi, il risultato era devastante, le persone erano ridotte a vere larve umane.
In realtà, da qualche anno, a cominciare dagli Stati Uniti, hanno preso piede sedicenti Istituti di cura che praticherebbero proprio la cura dell'omosessualità, riportando gli individui all'eterosessualità. Le cure consisterebbero in psicoterapie, ma si tratterebbe più che altro di "lavaggi di cervelli", con forme che si sospetta molto vicine alla costrizione.
I risultati?
Purtroppo gravi danni psicologici che, nei casi più gravi, si sono tradotti in tentativi di suicidio o suicidio vero e proprio.
La maggior parte degli psichiatri e degli psicologi ha preso una posizione severa contro queste terapie, ma, considerata la gravità del pericolo, è giusto che intervenga il legislatore.