Confermato il bonus per le donne disoccupate

Le donne guadagnano il 10,9% in meno rispetto ai colleghi maschi. Tra gli obiettivi del provvedimento, quello di migliorare questo divario.

20 FEB 2017 · Tempo di lettura: min.
Confermato il bonus per le donne disoccupate

Le imprese che assumono donne disoccupate presenti in aree svantaggiate possono usufruire di sgravi contributivi del 50%.

La parità è ben distante dall'essere raggiunta anche nel mondo del lavoro. In Italia, infatti, si assiste ancora a un divario fra uomini e donne a livello lavorativo. La mancanza di politiche per la maternità e la conciliazione, e la differenza salariale fra i sessi spingono molte donne a dover fare una difficile scelta tra l'essere madri e la carriera professionale.

Secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio JobPricing e del rapporto "Gender Gap Report 2016" le donne guadagnano il 10,9% rispetto ai colleghi maschi.

Per contrastare questo fenomeno sono ancora poche le misure efficaci a livello statale che cercano di superare gli ostacoli e il divario fra lavoro maschile e femminile. Nonostante ciò, quest'anno, attraverso la Legge di Bilancio 2017, è stato nuovamente introdotto il bonus che facilita alle imprese l'assunzione delle donne disoccupate. Si tratta di un incentivo per i datori di lavoratori del settore privato con l'obiettivo di permettere il ritorno al lavoro delle donne, soprattutto in aree maggiormente svantaggiate. Il bonus era stato precedentemente introdotto dalla Legge Fornero. Quali sono i requisiti e il tipo di sgravi contributivi previsti per il 2017?

Bonus: quali requisiti?

All'interno del settore privato, quei datori di lavoro che assumono donne disoccupate che abbiano i requisiti richiesti, avranno uno sgravio contributivo del 50% che dipenderà, inoltre, dalle modalità di assunzione e del contratto.

  • Nel caso di assunzione a tempo determinato,l'impresa avrà diritto alla riduzione del 50% dei contributi per una durata di 12 mesi.
  • Se il contratto è a tempo indeterminato, invece, questo sgravio durerà per 18 mesi.
  • Nel caso in cui si passi da un contratto a tempo determinato a uno a tempo indeterminato, la riduzione si protrarrà per i 18 mesi successivi alla data di assunzione.

Per poter usufruire di questo bonus il datore di lavoro deve assumere donne disoccupate, senza limiti d'età eche non hanno un lavoro regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi. Questo criterio si riduce a sei mesi se la donna è residente in un'area svantaggiata o lavora in un settore in cui si registra un divario occupazionale di genere. La Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale ha individuato, per il periodo fra il 2014 e il 2020, le seguenti regioni svantaggiate: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata. In aggiunta, e sono state scelte altre zone specifiche di altre regioni: Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto, Abruzzo, Molise, Lazio, Liguria, Lombardia.

Tutti quei datori di lavoro che vogliono richiedere il bonus dovranno fare domanda di ammissione attraverso il modulo di richiesta presente sul sito Inps, presso il "Cassetto previdenziale aziendale". La domanda dev'essere inoltrata attraverso via telematica prima dell'invio della denuncia contributiva. L'Inps eseguirà un controllo sulle condizioni dell'impresa e sui requisiti necessari e, in seguito, concederà o negherà lo sgravio contributivo all'azienda.

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