Come cambiare il medico di famiglia

Il medico di base è uno dei pilastri del Sistema Sanitario Nazionale.

24 DIC 2019 · Tempo di lettura: min.
Come cambiare il medico di famiglia

È un punto di riferimento tutte le volte in cui noi o i nostri familiari stanno poco bene. Il medico di famiglia o medico di base svolge una funzione fondamentale all’interno del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e per il benessere delle famiglie italiane. Per questo, è fondamentale che si instauri un rapporto di fiducia con questo specialista in quanto è il medico che segue tutta la storia clinica dei pazienti, indirizzandoli, in caso di necessità, verso altri specialisti per eseguire ulteriori controlli.

In generale, è possibile scegliere il proprio medico di famiglia nel proprio Comune di residenza e attraverso l’elenco dei medici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale presso l’Asl di appartenenza. In questa lista devono essere presenti diversi dati per permettere una scelta consapevole del dottore come il curriculum del medico, gli orari di visita e le caratteristiche dello studio medico. In alcuni casi, questi elenchi sono visibili direttamente sul sito dell’Asl. Allo stesso modo, per scegliere il medico di famiglia, sarà necessario recarsi di persona presso l’Asl di appartenenza o svolgere la relativa procedura via internet.

Cosa succede, invece, se vogliamo cambiare il medico di famiglia per sceglierne un altro? È possibile? Sì, è possibile non solo se si cambia di residenza ma anche se si preferisce andare da un altro medico di base, magari perché si è interrotto il rapporto di fiducia esistente in precedenza. Qualsiasi sia il motivo, ogni cittadino ha il diritto di eseguire questa procedura di modifica.

Se si vuole cambiare temporaneamente il dottore di base perché ci si è trasferiti momentaneamente in un altro luogo (ad esempio perché si sta frequentando l’università fuori o si sta lavorando per un breve periodo in un’altra città) è possibile richiedere un nuovo medico di famiglia nella nuova città in cui si ha il domicilio. Questa iscrizione temporanea può avere una durata che va da un minimo di 3 mesi a un massimo di un anno e, alla scadenza, è rinnovabile.

Quando si decide, invece, di sostituire un determinato medico di base per un altro, al di fuori delle ragioni appena descritte, invece, bisogna recarsi presso l’ufficio “scelta e revoca” dell’Asl di riferimento (è possibile farlo anche in modalità telematica), compilando l’apposito modulo di revoca del medico di base e allegare i documenti necessario come la tessera sanitaria e il cerficicato di residenza, o l’autocertificazione. Quando si sceglie un nuovo medico di base, però, bisogna ricordare che ogni dottore ha un numero massimo di pazienti che corrisponde a 1500.

Lo stesso procedimento va fatto se si vuole cambiare il pediatra per il proprio figlio. In questo caso, però, trattandosi di un’altra persona bisognerà recarsi all’Asl di appartenenza anche con il certificato di nascita.

Attenzione però, perché, anche se succede piuttosto raramente, anche il medico di base può decidere di terminare il rapporto con un determinato paziente. I motivi? Anche in questo caso potrebbe essere stato compromesso gravemente il rapporto medico-paziente o sussistere gravi motivi di incompatibilità.

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