Brexit: raggiunto l’accordo con l’UE

Cosa prevede l’attuale accordo firmato tra il Regno Unito e gli altri stati membri?

4 DIC 2018 · Tempo di lettura: min.
Brexit: raggiunto l’accordo con l’UE

Nonostante sia stato firmato l’accordo, non è detto che il Parlamento del Regno Unito ratifichi la bozza del testo.

Sono passati più di due anni dal referendum sulla Brexit nel Regno Unito. Il 23 giugno del 2016, infatti, i cittadini dell’UK hanno deciso di uscire dall’Unione Europea. Da allora, si sono succeduti i negoziati per decidere le principali fasi della Brexit ma soprattutto le condizioni di questa uscita dall’UE.

A fine novembre, il divorzio fra il Regno Unito e l’Unione Europea è giunto a un accordo firmato dai 27 paesi membri. Ad annunciarlo è stato Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, attraverso il social network Twitter: “I 27 dell'Ue hanno approvato l'accordo di divorzio e la dichiarazione politica congiunta sulle relazioni future tra Regno Unito e Unione europea. Una cosa è certa rimarremo amici per sempre”.

Ovviamente, ora toccherà al Parlamento del Regno Unito quello di studiare e decidere se accettare l’accordo raggiunto dalla premier britannica Theresa May con gli altri stati membri. Per cercare di convincere i deputati, infatti, ha scritto una lettera indirizzata a tutti i cittadini del paese, rivolgendosi sia ai sostenitori che ai detrattori della Brexit. In uno dei principali passaggi della lettera, Theresa May ha affermato: “Sarà un accordo nel nostro interesse nazionale, che funziona per tutto il nostro Paese e per tutta la nostra gente, che uno abbia votato Leave o Remain. Farò una campagna con il cuore e l'anima per vincere quel voto” e “Dobbiamo mettere da parte le divisioni e tornare insieme come un unico popolo”.

La Brexit dovrebbe entrare in vigore, secondo quanto stabilito precedentemente, il 30 marzo 2019, anche se la fase di transizione durerà fino al 31 dicembre 2020. Cosa prevede l’attuale accordo firmato tra il Regno Unito e gli altri stati membri? La bozza, che contiene 585 pagine, prevede “un’uscita ordinata” che mantenga una relazione il più stretta possibile fra l’Unione Europea e il Regno Unito. Fra i principali elementi del testo, secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos, troviamo il versamento di un assegno per l’uscita dall’Unione Europea che equivarrebbe a circa 45 milioni di euro.

In più, l’accordo cerca di tutelare la presenza dei cittadini britannici nell’Unione Europea e quella dei cittadini dell’UE nel Regno Unito. Secondo la bozza, infatti, i loro diritti rimarranno intatti anche quando la Brexit entrerà in vigore. Un’altra questione spinosa è quella che riguarda il confine tra Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda. L’accordo prevede che questo confine resti aperto per premettere alle persone di passare liberamente da uno stato all’altro. In futuro, inoltre, i due paesi dovrebbero raggiungere un accordo commerciale.

Tuttavia, attualmente, la premier Theresa May non ha il numero di voti sufficienti per poter convalidare l’accordo raggiunto con gli altri stati membri. È molto probabile, infatti, che il partito laburista voterà contro la bozza del testo. In più, anche una parte dei partiti favorevoli alla Brexit sembra che non accetterà l’accordo in quanto non vede rispecchiate le richieste iniziali. Al momento, la situazione resta incerta, in attesa della votazione del parlamento del Regno Unito che si terrà a metà dicembre.

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