Affidamento di un minore a coppia gay siciliana: i giudici italiani a favore delle unioni di fatto

Il 14 Gennaio 2014 il Tribunale dei Minori di Palermo affida un 16enne a coppia omosessuale di sesso maschile. È il primo caso del genere in Sicilia e appartiene a una nuova onda giuridica.

17 GEN 2014 · Tempo di lettura: min.
Da http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Were_a_gay_and_happy_family_wagon.jpg

Nonostante la legislazione non abbia ancora manifestato chiaramente la sua posizione rispetto alle unioni di fatto e ai vantaggi e possibilità offerte alle coppie dello stesso sesso, la giurisprudenza ha indicato il suo iter giuridico.

A Gennaio dell'anno scorso era apparso già il primo segnale da parte della Corte di Cassazione che rigettò il ricorso di un padre musulmano, contrario all'affidamento del figlio minorenne alla sua ex compagna che attualmente convive con un'altra donna. Il motivo del rigetto è che le accuse del padre sulla contrarietà di tale contesto familiare per un corretto sviluppo del figlio non sono basate su alcun precedente scientifico ed esperenziale, quindi si tratta esclusivamente di pregiudizi infondati che come tali non possono essere presi in considerazione.

La sentenza ha dato il “la" a un'altra storica decisione presa dal Tribunale di Bologna qualche mese fa. La corte si era espressa a favore dell'affidamento temporaneo di una minorenne a carico di una coppia gay, dopo il positivo esito del periodo di prova.

Il 14 Gennaio 2014 il Tribunale dei Minori di Palermo affida un sedicenne, proveniente da una famiglia in condizioni di grave disagio sociale, a coppia omosessuale di sesso maschile. È il primo caso del genere in Sicilia e appartiene a una nuova onda giuridica.

A parte le reazioni dei più conservatori in politica e nella Chiesa, una cosa è certa: il contesto familiare è cambiato!

È un cambiamento che già esiste da tempo nella società e che si è manifestato con le piccole grandi conquiste ottenute dal mondo omosessuale per l'ottenimento di maggiori diritti rispetto alle unioni di fatto.

Nonostante la legge sull'adozione sia chiara e tiene in considerazione esclusivamente la coppia sposata, l'affidamento può essere concesso anche a comunità di tipo familiare e single, senza esprimersi chiaramente sui gay. In questo vuoto legislativo, la Corte di Cassazione è stata la prima a prendere posizione e a conferire il diritto all'affidamento di un minore anche a coppie gay.

L'attenzione posta dalla giurisprudenza su una questione sociale così incidente e presente è sinonimo di saggezza e di lungimiranza, essendo compito del magistrato interpretare le leggi e in loro mancanza interpretare il contesto sociale per trovare la migliore soluzione al caso concreto.

Ancora una volta la giurisprudenza italiana si muove più rapidamente della legislazione, sempre più bloccata nelle ristrettezze burocratiche e di conseguenza più lontana dal contesto puramente sociale, cittadino.

In questo panorama globale bisognerebbe interrogarsi sulle evoluzioni del nucleo familiare, sempre più modellato sulle nuove forme sociali, e sul ruolo contemporaneo del giudice in quanto interprete e portavoce della società a livello istituzionale.

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Scritto da

Chiara Signorelli

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